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Schilling, ma che bel Tricolore!

Indovina indovinello: qual è quello sport che sembra il tennis ma non lo è; dove i giocatori vanno in giro in maglietta, pantaloncini e con una racchetta in mano e che si gioca al chiuso? Ma sì, lo squash. Una realtà che a Rimini è ancora poco conosciuta ma che sta regalando grandissime soddisfazioni. Perché dopo il Tricolore vinto lo scorso anno, lo Schilling ha bissato il successo battendo pochi giorni fa (152-144) il Vicenza e laureandosi campione italiano non classificati anche per il 2008. Ma le soddisfazioni non sono finite qui perché Mauro Montanari si è aggiudicato anche la palma come miglior giocatore dello Stivale e la squadra delle Promesse ha mancato di pochissimo il podio, battuta nella finalina di consolazione da Milano (140-135).
“Per noi si tratta di un grande riconoscimento – sottolineano Ermanno Migani e Matteo Murra, coach delle formazioni riminesi – questa è la dimostrazione che la nostra scuola è una delle migliori in Italia, un motivo di vanto anche per la nostra palestra che sta facendo tanto per far conoscere questo meraviglioso sport”.
E se per Murra, comunque, vincere un campionato italiano è stata una novità, Migani oramai ci ha fatto il callo. Perché per chi non lo sapesse, Migani è stato anche il coach della Jomsa Rimini di pallamano che dopo undici anni mise fine al dominio del Cassano, portando in riva all’Adriatico il primo storico scudetto.
Tornando allo squash, chi è felice di questa ennesima affermazione è sicuramente Giovanni Barbieri, delegato del Comitato provinciale riminese.
“Faccio i miei più vivi complimenti allo Schilling per questa ennesima affermazione che dà lustro a tutto il movimento provinciale”.
Un movimento che da Bellaria a cattolica può vantare più di duemila praticanti suddivisi in cinque squadre: lo Schilling, il Rimini squash, il Riccione squash, il Tennis Club Riccione e il Romagna squash Juniores più una sesta società che sta nascendo proprio in questi giorni.

Francesco Barone