Doveva essere la giornata dei verdetti e lo è stata. A contendersi la promozione in Seconda divisione saranno Santarcangelo e Rimini. Il Teramo, no. Perché gli abruzzesi sono stati cancellati dalla corsa da un Rimini formato gigante, un Rimini che nel big match della domenica ha espugnato il “Piano d’Accio” grazie ai suoi golden boy. Un 2-1 firmato Gasperoni e Sari, ma soprattutto Luca D’Angelo. Perché alla vigilia di quello che era un crocevia fondamentale per il futuro biancorosso, e con Olcese squalificato, ha lasciato a casa l’unico vero attaccante di una certa esperienza che gli era rimasto, vale a dire Mauro Ragatzu. Colpa, sembra, di un battibecco avuto nell’allenamento di rifinitura del sabato. Una decisione importante, tosta, ma che ha dimostrato il polso di un tecnico che ha giustamente poi vinto sul campo. Una decisione condivisibile anche se da Teramo fosse arrivata una sconfitta. Perché il gruppo deve essere sempre tutelato. Qualcuno, giustamente, ha ricordato quella famosa domenica di Firenze quando Leo Acori fece “fuori” alcuni ribelli per poi andare a vincere il campionato. E adesso, Brighi e compagni, avranno un impegno facile facile, in casa, contro un Fossombrone che ha già mollato tutti gli ormeggi visto che è in Eccellenza. Da una squadra che ride, a un’altra che ha il morale alle stelle. Perché è in testa con tre punti di vantaggio proprio sui cugini riminese, ma soprattutto per un derby che all’84’ la vedeva sotto con l’altro parentame e che, invece, al 95’ l’ha vista uscire con la vittoria in mano. Tutto grazie a una doppietta di un Ambrosini sempre più re Mida della situazione. E adesso, a cinque turni dalla fine, sognare non è più un reato anche se, domenica, al “Mazzola”, arriverà un’Atessa molto scorbutica.
Tutt’altro discorso, invece, deve essere fatto per il Real Rimini che con il ko di domenica ha praticamente detto addio a tutti i sogni play off. Una sconfitta difficile da digerire perché arrivata solo dopo l’espulsione di Pica giunta al 69’. Ora se la truppa di Maurizio Neri vorrà alimentare ancora qualche timidissima speranza, dovrà fare 15 punti nelle ultime 5 gare.
Francesco Barone
Nella foto, una splendida parata di Anthony Verì su una delle tante conclusioni del Santarcangelo (foto Serafini)