Proseguono i sopralluoghi del Presidente della Provincia Riziero Santi ai Poli scolastici delle scuole secondarie di secondo grado. Dopo quello dei giorni scorsi al complesso scolastico di Viserba, oggi è stata la volta del Valturio e dell’Einstein, altre due eccellenze del nostro territorio.
“Questo giro nelle scuole della Provincia – sottolinea il Presidente Santi – è il modo migliore per fare il punto sullo stato delle infrastrutture e valutare insieme ai Dirigenti scolastici bisogni e criticità di ciascuna scuola. Ho trovato innanzitutto un notevole livello di collaborazione con le direzioni scolastiche e, lo dico con orgoglio, un alto grado di soddisfazione da parte di queste per la capacità di risposta dell’Ufficio tecnico della Provincia alle diverse esigenze di intervento sulle strutture. Un altro aspetto positivo che ho finora rilevato riguarda la pianificazione degli interventi di miglioramento e adeguamento antisismico alle strutture, per i quali si è nella fase della progettazione esecutiva con ingenti investimenti anche attraverso l’impiego di risorse proprie dell’Ente, inserite nel bilancio 2019 in fase di approvazione.
“Quello che soprattutto le scuole chiedono sono la sicurezza, in particolare quella sismica ma non solo, il decoro e la funzionalità delle strutture. Ritengo allora che siano due le priorità fondamentali che voglio lanciare e sulle quali intendiamo investire primariamente. La prima è la manutenzione ordinaria: vogliamo attivare una formula innovativa di convenzione con gli artigiani del territorio che renda la risposta alle esigenze delle scuole organica, puntuale e strutturata in ogni fase, dal monitoraggio, all’esecuzione dei lavori fino al controllo. La seconda priorità è la sicurezza degli edifici: a tale riguardo, oltre agli interventi di adeguamento antisismico, vogliamo ricostituire la figura del Custode dei poli scolastici.
“I nostri poli oggi sono delle vere e proprie cittadelle che di giorno si popolano di centinaia e migliaia di studenti mentre di sera e di notte rischiano di diventare terra di nessuno, luoghi di scorribande, spaccio e vandalismi. Un presidio è quindi necessario e se quella del custode è una figura che è stata superata nel tempo, io ritengo che invece darebbe una risposta concreta e stabile al tema per tutte le ore del giorno e della notte. E assegnandole, oltre a quelle di monitoraggio e controllo, funzioni di piccola manutenzione (come la sostituzione di una lampadina o una serratura), attraverso il suo operato finirebbe per ripagarsi da sola. Non ultimo, sarebbe anche una risposta occupazionale.”