Sanremo 2025: Bianca Balti celebra la vita, Lucio Corsi canta la meraviglia di essere normali e Simone Cristicchi tocca le corde dell’anima. E in attesa della terza serata, occhi puntati su Joshua Bale, la voce di Villa Verucchio in gara con “La mia parola”
La seconda serata del Festival di Sanremo ha regalato tre momenti di grande intensità emotiva. Bianca Balti, Lucio Corsi e Simone Cristicchi hanno portato sul palco esibizioni capaci di trasmettere emozioni autentiche, ognuno con il proprio stile e la propria storia. Tra autoironia, riflessioni profonde e toccanti dediche, il Festival dimostra ancora una volta di saper andare oltre la musica. E mentre si attende la terza serata, cresce l’attenzione per Joshua Bale, il giovane artista di Villa Verucchio in gara con “La mia parola”.
Bianca Balti: «Non sono qui come malata di cancro, voglio celebrare la vita»
La celebrazione della vita di Bianca Balti, la meraviglia di essere normali di Lucio Corsi, le corde dell’anima toccate da Simone Cristicchi.
Dalla seconda serata di Sanremo arrivano tre cartoline capaci, ciascuno a modo suo, di arrivare anche sul divano di casa, in ufficio, durante una passeggiata. Tre istantanee ricche di colori e di sfumature.
Bianca Balti, co-conduttrice del 75° festival, è tutto fuorché prevedibile e banale. Sono bastati pochi minuti della sua apparizione per rendersene conto. “Voglio celebrare la vita. Non sono qui come malata di cancro. Con i miei abiti farò concorrenza a Malgioglio”.
La sua battaglia contro il tumore ovarico, dalla scoperta del cancro alla fine della chemioterapia, lo scorso 27 gennaio, ha passeggiato meno sui media rispetto alle precedenti passerelle della top model. Lei, con simpatica autoironia, scherza, sorride e applaude. “C’è chi mi critica perché mostro solo la gioia ma chi sta attraversando la malattia vuole proprio questo”.
Poi l’acuto: “Ovunque ci giriamo vediamo dolore, non è che il dolore non ci sia stato. Ma voglio che la mia presenza sia una celebrazione della vita”.
Lucio Corsi e la bellezza di essere semplicemente sé stessi
Esile, un po’ stralunato, quasi fuori dal tempo, Lucio Corsi sul palco dell’Ariston si destreggia tra pianoforte e chitarra e affida alla sua canzone (assolutamente nelle corde del repertorio del cantautore toscano) una verità così vera che tanto spesso ci dimentichiamo: accettarci come siamo, oltre ogni ansia sociale. Volevo essere un duro “parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo”.
Simone Cristicchi emoziona con «Quando sarai piccola»
Due esibizioni, due standing ovation. Simone Cristicchi all’Ariston ha stregato tutti quanti, guadagnandosi in largo anticipo il premio commozione. È simbolica l’immagine di tanti spettatori in teatro in lacrime.
“Quando sarai piccola” è dedicato a mamma Luciana malata. Senza dietrologia, il testo non lascia spazio a interpretazioni e ci regala un affresco intenso, ricco di dolcezza e di cura. Una fragilità diversa da quella cantata da Corsi ma altrettanto presente nella vita di tanti, di tutti, affrontata dal cantautore romano con tatto e dolcezza, senza mai scadere nel banale né risultare mieloso e retorico.
Cristicchi si prende cura così, a parole e non, di mamma Luciana: “Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte, che non avrai paura nemmeno della morte. Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte”.
Anche una passerella che più popolare non si può come Sanremo è capace di regalare emozioni vere, significative.
Attesa per Joshua Bale: da Villa Verucchio al palco dell’Ariston
Con una vena per nulla celata di campanilismo, aspettiamo la terza serata per sbandierare la nostra riminesità al Festival della canzone italiana. Sul palco dell’Ariston ritorna – per la seconda esibizione – il classe 1995 di Villa Verucchio Joshua: “L’Ariston dà emozioni uniche”, assicura.
Il cantante classe 1995 è in gara con ‘La mia parola’, insieme a tre big dell’hip hop italiano: Tormento, Guè e Shablo. Joshua Bale (questo il nome completo dell’artista) sarà un perfetto sconosciuto o quasi per il pubblico dell’Ariston ma a Sanremo ci arriva con 2,3 milioni di biglietto da visita, tanti sono gli stream guadagnati da Hope, il suo ultimo singolo.
Nella sanremese “La mia parola” c’è l’inconfondibile voce di Joshua che canta il ritornello accompagnata dalle note di un pianoforte. Anche questa è atmosfera.