Inizio anni Quaranta. Don Giuseppe Semprini diventa cappellano della parrocchia di San Gaudenzo. Sono anni difficili, segnati dalla guerra e dai bombardamenti. La chiesa, anche se diroccata, diviene il punto di riferimento di tanti giovani e ragazzi attratti dalla esuberanza di don Pippo che spende il proprio ministero soprattutto per loro. È un fervore di iniziative: lo sgombro delle macerie, la costruzione delle panche, il teatrino, le corse in bicicletta e poi quel pallone che diventa simbolo del riscatto. In parrocchia il calcio inizia a diventare un polo d’attrazione e così nasce l’idea di formare una squadra: la Sanges. Con tanto di motto: San Gaudenzo Escursionista. Sono gli anni dei primi campionati, dei primi trofei. Tra il ’48 e il ’50 la squadra più forte di Rimini era proprio quella di San Gaudenzo. A dare manforte a don Pippo arriva un altro sacerdote, don Edmondo, uno che il calcio lo aveva nel sangue. Si gioca sui prati vicino la chiesa, sui campetti polverosi. Poi un giorno, l’intuizione di don Pippo lo porta ad acquistare un lotto di terra di fronte le carceri: una follia pagata con le cambiali e poi donata alla parrocchia: “ho fatto questa struttura perché non voglio che i miei giovani vadano a finire là”. La Sanges cresce prosperosa, anno dopo anno, diventa sempre di più il cuore pulsante della parrocchia. Don Pippo e don Edmondo inventano anche il Torneo delle Vie: “mi raccomando – dicono ai giovani – grinta sì, violenza no”.Passano gli anni e arriviamo al 1976: un anno storico per questa splendida realtà che viene trasformata in una vera e propria Polisportiva. E così, al calcio, viene affiancata la pallavolo, le bocce e quel polmone verde in via Santa Cristina diventa un punto di riferimento per tutti i “sangisti” ma anche per tutti i parocchiani di San Gaudenzo.
Sono trascorsi già 37 anni da quel primo “calcio” e a qualcuno viene l’idea di organizzare una partita tra vecchie glorie. È il 2 luglio del 1978. Da quel giorno, ogni anno, questo ritrovo diventa un punto fisso. E quest’anno festeggerà i suoi primi 20 anni. Lo farà domenica 22 giugno in quella che sarà la giornata di festa dell’intera Polisportiva che si celebrerà quasi interamente al campo di don Pippo.
Quasi interamente perché il primo appuntamento andrà in scena, alla mattina, nella vicina Sant’Agata dove il gruppo Uomini Duri ha organizzato la gara di mountain bike Sant’Agata-Perticara-Sant’Agata. Nel pomeriggio, alle 16, tutti al campo dove andrà in scena la partita tra le vecchie glorie. Allo stesso tempo ci saranno partite di pallavolo, calcetto e chi più ne ha più ne metta. Alle 18.30 la messa, alle 20 la cena e poi la grande lotteria.
Francesco Barone