Più di un anno fa ho avuto la visita gradita e inaspettata di Fadil (l’ex sindaco del comune di Kosare) con una stupenda sorpresa. Il consiglio comunale aveva deciso di dare a Sandro Marcaccini la cittadinanza onoraria e di intitolare a lui la scuola principale del comune. La motivazione: “…nel segno dell’alto rispetto e considerazione per l’impegno palodhur – instancabile che Sandro ha profuso nei tempi difficili della ricostruzione …”.
La targa da affiggere alla scuola, col nome di Sandro in lettere d’oro, era già pronta dall’ottobre del 2008 ma abbiamo sempre sperato di avere la presenza anche di un familiare ed in special modo di Silvana, la moglie di Sandro (che tanto ha collaborato con lui), per cui abbiamo continuato rinviato la cerimonia, ma finalmente il tempo è arrivato.
Infatti lunedì sera 26 ottobre, insieme a Gualtiero, al suo amico Giovanni e suor Vittoria (che ha vissuto i primi anni della missione) sono arrivate anche Silvana con la figlia Loretta.
Martedì 27 tutto era pronto per il grande evento.
Il primo segno bellissimo è stata l’accoglienza nell’ufficio del sindaco che con grande calore ed emozione, insieme a tutti i consiglieri presenti per l’occasione, ha spiegato il senso di questo gesto… ricordando il lavoro pieno di passione di Sandro.
Il secondo passo è stato andare tutti insieme alla scuola “bashkuera” di Havaleas, dove ci ha raggiunto anche il vice prefetto e dove il direttore della scuola ci ha spiegato il perché di questa scelta, poi approfondita meglio dal segretario del comune.
“Grazie, babbo”
A conclusione le parole della figlia Loretta hanno commosso tutti:
“A nome di mia mamma che è qui presente con noi e dei miei fratelli, vi ringrazio per il riconoscimento che avete voluto dare a mio babbo … questa terra lui l’aveva nel cuore, oserei dire quasi più del suo paese, …quando sapeva di dover partire per l’Albania, seppure in condizioni fisiche non più ottimali, si riaccendeva, gli ritornava una vitalità incredibile… per lui l’onore che gli fate e che ci fate intitolandogli questa struttura è molto gradito e con questo riconoscimento gli date l’opportunità di fare parte di questa comunità da lui tanto amata.
Ringrazio anche per l’ospitalità, l’accoglienza e l’affetto mostrato nei nostri confronti.
Ringrazio soprattutto il Signore per aver ricolmato i nostri cuori di gioia donandoci Sandro”.
Molti ragazzi della scuola (più di trecento tra asilo e ginnasio) non sapevano neanche chi fosse Sandro ma alla fine della mattinata era come se fosse stato lì con loro, con la sua disponibilità, la sua iniziativa e gratuità, la sua attenzione ai bisogni dei piccoli e degli ultimi… la sua semplicità e schiettezza, la sua costanza e volontà.
Il primo incontro
La prima volta che l’incontrai al lavoro (agosto del 2001) stava costruendo (aiutato da don Osvaldo) la chiesina di Uznova, con pochi mezzi e tante difficoltà, mentre Silvana lo sosteneva preparando i pasti per i lavoratori, col peso degli anni, ma col fuoco della passione e l’impegno che quello che prometteva a se stesso doveva realizzarlo… così è stata costruita la chiesina dedicata a san Pio.
I posti più poveri e sperduti portano l’impronta del suo lavoro. Mi ricordo la scuolina di Frasher a cui hanno collaborato gli scout del Rimini 7, Drize con i volontari di San Giovanni Battista, o Ferras con gli amici di Savignano… ma l’elenco è impossibile da completare… gli amici cambiano ma lui c’era sempre… ecco perché PALODHUR (l’instancabile).
Sandro sii sicuro che quello che è seminato, anche se sembra nascosto e sciupato fiorisce sempre e questa sorpresa che abbiamo vissuto è il segno più chiaro di questa verità.
Sandro questa giornata non ha significato un grazie per quello che hai donato tu, ma a tutta la Fondazione a cui tu appartenevi e a tutti i volontari che in questi anni, uniti alla missione, hanno cercato di dare una risposta ai tanti problemi di questa terra …anche loro erano presenti (qualcuno anche fisicamente come Gualtiero, Fabbri, Giovanni) tutti quanti c’erano ed anche se non è stato loro consegnato alcun riconoscimento o una cittadinanza onoraria… il premio quello più importante l’avranno di sicuro da Altre Mani….
don Giovanni Vaccarini