Il 2 ottobre il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza il Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti la beatificazione di Alessandra (Sandra) Sabattini, laica; nata il 19 agosto 1961 a Riccione (Italia) e morta a Bologna (Italia) il 2 maggio 1984”. Il Papa ha promulgato, in sostanza, il decreto della beatificazione di Sandra Sabattini, riconoscendo la guarigione miracolosa di Stefano Vitali. La celebrazione pubblica avverrà a Rimini nei prossimi mesi, e comunque entro il 2020.
Sandra arriva “agli altari” dopo una causa durata 13 anni, e prima del fondatore dell’associazione Papa Giovanni XXIII, don Oreste Benzi, decisivo per la sua vocazione. La causa diocesana del “don” è in fase di conclusione.
Monsignor Francesco Lambiasi che fin dall’inizio del suo ministero episcopale ha seguito il processo di Sandra e ne ha concluso con soddisfazione l’iter diocesano nel 2008, ha espresso “sentita gratitudine al Santo Padre e alla Congregazione delle Cause dei Santi per questo importante riconoscimento che promuove la causa di Sandra e ce la propone come modello di vita.
La promulgazione del decreto avviene nell’anno di preparazione all’Assemblea sinodale diocesana dei giovani, e quindi ora possiamo affidare anche alla intercessione di Sandra il cammino di fede di tutti i nostri giovani riminesi. Per la nostra Diocesi è una splendida notizia, perché davvero Sandra è tutta nostra. È un frutto della santità di don Oreste, anche se è arrivata agli altari prima lei di lui, ma non poteva essere diversamente, essendo morta precedentemente”.
Gran festa in tutta la Diocesi ed in particolare nella sua par
rocchia di San Girolamo (dov’era ospite dello zio don Bonini), dove proprio in questi giorni è iniziata una serie di incontri per approfondire la personalità spirituale di Sandra.
“Gioia infinita” invece è stata espressa da Giovanni Paolo Ramonda, a nome di tutta la associazione Papa Giovanni XXIII. “Tutta la comunità – ha scritto – esplode di gioia”.
“Ero certo che il miracolo fosse riconosciuto, – ci dice mons. Fausto Lanfranchi, vicepostulatore – perché avevo letto tutta la positio che presentava il miracolo ed era tale da fugare ogni dubbio. Il sì dei sette saggi esperti che hanno esaminato il miracolo è stato unanime: ’scientificamente il fatto non si spiega’. La commissione teologica ha riconosciuto il miracolo. Ultimo passaggio il sì dei cardinali e la firma del Papa al decreto. All’inizio, tre anni fa, non era stato un itinerario facile. Solo la testimonianza positiva di un luminare dell’oncologia, aveva convinto il postulatore della causa. Poi le cose si sono messe in discesa ed ora sono davvero contento”. Le sette amiche di Sandra, le prime testimoni di tutto il cammino, vivono giornate di euforia. Meritano un racconto a parte, sul prossimo numero.
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