Il sale e la luce, due modi di essere Chiesa, due modi dirapportarsi al mondo, due modi che Gesù indica, che non sono contraddittori, ma che anzi si completano e arricchiscono. Li ha proposti nella sua riflessione il cardinal Bagnasco nella prima giornata del Meeting 2008.
“L’immagine del sale indica la via della discesa, del nascondimento, della condivisione quotidiana della vita della gente. In una parola suggerisce l’incarnazione nel mondo. Le parrocchie, i sacerdoti, i religiosi, i gruppi, le associazioni sono presenti con la testimonianza e la fantasia della carità, dell’evangelizzazione…” E qui il cardinale cita le tante opere della fede e della carità “Non sono forse i segni di una prossimità capillare e quotidiana al popolo? Non sono forse espressione di una storia che nasce e si alimenta del pensiero del Cristo? Non è la voglia del mondano protagonismo che muove la Chiesa fin dalle sue origini, ma il bisogno del cuore: l’amore a Cristo, all’uomo, al mondo nel quale la Chiesa si è fatta carne. Ma l’immagine del sale deve essere completata da quella della luce. La luce dona alle cose il loro volto. Nel buio tutto è indistinto, regna la confusione, si perde la strada. La luce dunque suggerisce la visibilità della presenza cristiana… Oggi, come in altri periodi della storia, si vuole che la Chiesa rimanga in chiesa. Il culto e la carità sono apprezzati anche dalla mentalità laicista: in fondo la preghiera non fa male a nessuno e la carità fa bene a tutti. In altri termini si vorrebbe negare la dimensione pubblica della fede, concedendone la possibilità nel privato. A tutti si riconosce come sacra la libertà di coscienza, ma dai cattolici a volte si pretende che prescindano dalla fede che forma la loro coscienza”.
Il cardinal Bagnasco è cosciente dell’obiezione che la sua posizione suscita: “Ci si chiede se la verità morale, legata ad un scelta religiosa, possa ispirare l’ordinamento civile valido per tutti. E’ una questione delicata”. Ma certamente è scorretto “ridurre ogni posizione assunta dai credenti a ‘confessionale’ e quindi totalmente individuale e privata. Certi valori,anche se illuminati della fede sono bagaglio della buona ragione”. È il terreno di un confronto sincero e positivo fra il mondo laico e quello cattolico.