Sono il sogno di ogni atleta. I Giochi a cui tutti vorrebbero partecipare. Quelli che… comunque vada è stato un successo. Perché l’emozione che ti regalano non te la può dare nessun’altra manifestazione. Mondiali ed Europei che siano. Perché quei Cinque Cerchi incastrati tra loro dovrebbero rappresentare lo sport. Quello con la “s” maiuscola. Quello che si gareggia per il gusto di gareggiare e tanti complimenti a chi ti ha battuto. E lacrime di gioia quando sei lassù in alto e ascolti il tuo inno. A Rio de Janeiro è tutto pronto per la 31ª edizione dei Giochi Olimpici Estivi. Ancora poche ore e nella notte italiana (all’una tra venerdì e sabato) la fiamma accenderà il braciere. Lo show che si terrà allo stadio “Mario Filho”, più noto come “Maracanà” è stato ideato dall’architetto italiano Marco Balich che nel 2006 si occupò anche delle coreografie dell’indimenticabile spettacolo delle Olimpiadi Invernali di Torino. In pista sfileranno tutte le delegazioni, quella italiana vedrà ben 297 atleti con Federica Pellegrini a fare da portabandiera. Tra questi ci sarà anche un riminese: Simone Sabbioni. L’enfant prodige del nuoto riccionese parteciperà ai 100 dorso e farà parte della staffetta 4×100 mista.
“Sto per vivere un grande sogno, sicuramente il più importante della mia carriera – spiega l’atleta Azzurro che dopo Atene 2000 riporta il nome di Rimini ai Giochi -. Le Olimpiadi sono il traguardo massimo che ogni atleta spera di poter vivere. Il mio obiettivo è quello di dare tutto me stesso cercando di trovare la finale sia in staffetta sia nei 100 dorso anche se so perfettamente che non sarà facile e che mi dovrò superare. Però so che a tifare per me c’è una nazione intera e un paese intero come Riccione che sono certo mi spingerà oltre ogni limite”.
Simone scenderà nelle acque dell’Olympic Aquatics Stadium domenica 7 agosto, alle ore 18, quando prenderanno il via le batterie dei 100 dorso. Se dovesse centrare la semifinale lo rivedremmo in piscina lunedì alle 3 di notte e sempre alle 3, ma di martedì l’eventuale finale.
Da un riminese alla delegazione sammarinese che porta a questa 31ª edizione dei Giochi ben dodici rappresentanti. Il CT del Tiro a Volo Luca Di Mari, le sorelle Arianna e Alessandra Perilli, Stefano Selva e il fisioterapista Roberto Mangano. Con loro Eugenio Rossi (salto in alto) e Karim Gharbi (judo). Poi il presidente del CONS Gian Primo Giardi, il Segretario Generale Eros Bologna, i tecnici Giulio Ciotti e Luca Cainero e l’addetto stampa Alan Gasperoni.
“Già partecipare a un’Olimpiade è un qualcosa di straordinario, figuriamoci andarci con tua sorella – raccontano le Perilli che hanno grandi possibilità di regalare alla Repubblica una medaglia storica – . Sinceramente siamo anche molto curiose di vivere il Villaggio, avere la possibilità di stare al fianco di grandi campioni non capita tutti i giorni, ma questo è anche il bello delle Olimpiadi, tutti siamo uguali, tutti siamo solo e solamente atleti”.
Il conto alla rovescia è partito, ancora poche ore e si inizierà a fare sul serio.
Francesco Barone