Finalmente anche il baseball è ripartito. In Serie A1 il terribile ciclone Covid, e poi la conseguente crisi finanziaria, hanno rivoluzionato il torneo, passato da ben dieci squadre a sei.
A1 rivoluzionata
Per la prima volta, dopo 70 anni, al playball del campionato 2020 non si è presentata neanche una squadra di Nettuno. Infatti, con i campioni d’Italia in carica del Bologna, a pestare con gli spikes i diamanti ci sono San Marino, Godo, Macerata, Parma e Collecchio. Quindi girone unico da 6 squadre, con tre partite alla settimana, da giocarsi una mercoledì e due sabato, oppure mercoledì, venerdì e sabato. Gare di 7 inning anziché i canonici 9 (novità che potrebbe sveltire e non di poco gli incontri, ponendo fine a certe interminabili maratone), con i lanciatori AFI (Atleti di Formazione Italiana, con i cittadini dell’Unione Europea equiparati in campo agli italiani) da schierare in gara2. Al termine della stagione regolare, finale Scudetto dal 17 al 27 settembre al meglio delle sette partite. Quando sfoglierete questo numero del giornale, il San Marino allenato da Mario Chiarini avrà già giocato le tre prime sfide con la matricola Macerata e in casa la prima delle tre gare della seconda di andata contro Parma, per poi spostarsi questo sabato sul diamante emiliano per la disputa delle altre due. Seguiranno poi i trittici contro Collecchio, Godo e Bologna (sabato 12 agosto, a San Marino). San Marino che, insieme a Bologna e Parma, si accredita per la finale tricolore. Anche in virtù di un’ottima campagna acquisti: dopo aver annunciato con largo anticipo l’ingaggio dei fratelli Garbella (Giovanni, esterno classe ’96, con Rimini ha giocato la Coppa Campioni 2017 e il campionato 2018; Nicola, 27 anni, casacca Rimini nel 2017, un jolly che può essere schierato anche come lanciatore) e di Angelo Palumbo (pitcher venezuelano destro non AFI di 24 anni, lo scorso anno a Bolzano in A2), la società sammarinese per allungare la rotazione nella partita riservata ai pitcher italiani (con Maestri ancora in rodaggio dopo l’infortunio), ha messo sotto contratto Luca Di Raffaele, figlio d’arte (il padre Claudio con Rimini ha vinto due Scudetti nel 1975 e 1979 e ben due Coppe dei Campioni, nel 1976 e nel 1979), uno dei lanciatori italiani con il miglior rendimento nella stagione 2019. È ritornata poi quasi a sorpresa sul Titano la mazza pesantissima del 30enne Leo Ferrini, interno di Barquisimeto (Venezuela), già in casacca sammarinese nel 2017 e nel 2018 e poi passato a Bologna nel campionato scorso. Ultimo acquisto Giulio Monello, catcher classe ‘98 cresciuto nelle giovanili di Redipuglia, arriva sul Titano dopo essersi ben disimpegnato in questa stagione con gli Odessa Wranglers Community College prima dello stop per l’emergenza Covid. Un ulteriore acquisto, anche questo dietro il piatto di casa-base al servizio dei pitcher di Chiarini, il ricevitore 46enne Gigi Angelini, cresciuto nell’allora prolifico vivaio dei Pirati riminesi e negli ultimi anni divisosi tra serie B e C nelle squadre della zona: il suo ruolo è quello di ricevitore nel bullpen, a “scaldare” con esperienza i bracci dei rilievi del Titano.
In Serie B Junior e Falcons
In Serie B i Piratini riminesi dello Junior allenati da Zucconi, dopo il mancato ripescaggio in A2, e i Falcons Torre Pedrera, sono stati inseriti nel girone D, insieme a Cupramontana, Potenza Picena, Fovea Embers e Fano. Il turno inaugurale, fissato per domenica 12 luglio, proponeva lo Junior contro Fano e la trasferta di Foggia per i Falcons, contro Embers. In questa domenica, invece, c’è in programma la sfida al calor bianco tra le due agguerritissime cugine, con doppio derby allo stadio dei Pirati (ore 11 e 15.30).
La Serie C
In serie C, girone K, trascorsa la scorsa domenica con le sfide tra Titano Bears e Rimini 86, Godo e P& V Junior Rimini e Falcons Pesaro, in questa i Falcons ospitano gli Orsi del Titano, Rimini 86 il Godo, entrambe alle ore 15, mentre il P& V Junior va in trasferta a Pesaro.
Riccardo Leoni