Aiuto, mi è sparito il cimitero. Anzi, forse no. Succede tutto pochi giorni fa. Dal Comune di Rimini, come sempre in occasione delle feste dei defunti, arriva lo stato d’avanzamento degli interventi sui cimiteri urbani e del forese. A San Lorenzo in Correggiano leggono e rimangono sorpresi: “Ma che fine ha fatto il progetto preliminare del nostro camposanto?”. Le voci si susseguono. La rabbia monta. Qualcuno propone l’ennesima raccolta di firme (sarebbe la terza inascoltata!) per una protesta ufficiale da presentare al sindaco Andrea Gnassi e alla sua Giunta.
“Nel febbraio del 2015 – dicono alcuni residenti – la Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare, dell’importo di 3 milioni e 100mila euro, per l’ampliamento dei cimiteri di Corpolò, San Lorenzo Monte, San Vito e San Lorenzo in Correggiano. Ma noi, a distanza di quasi due anni, ancora non abbiamo visto nulla”.
In realtà la situazione non sarebbe proprio così. Almeno ad ascoltare Massimo Totti, Dirigente dell’Unità progetti speciali del Comune di Rimini. “Prima di tutto – dice – tranquillizzo i residenti: il progetto non è andato perso, l’ampliamento del cimitero di San Lorenzo in Correggiano si farà. Anzi, entro fine anno spero proprio di riuscire ad avviare la gara per i lavori. La cosa, però, non è così semplice come si può pensare. Stiamo parlando di un intervento complesso. Il colle non è proprio stabilissimo ecco perché servono delle indagini geologiche approfondite, soprattutto per quanto riguarda la parte lato valle. Indagini che stiamo svolgendo con regolarità da agosto. Inoltre serve una variante urbanistica ad hoc e per chi non fosse conoscitore della materia, serve del tempo. Inoltre abbiamo dovuto interagire con l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero. Insomma, le fasi sono state diverse anche se adesso sembra che tutto sia pronto. Logico è che prima del prossimo anno i lavori difficilmente partiranno, ma posso assicurare che San Lorenzo avrà il suo nuovo cimitero”.
I problemi di cui si lamentano i residenti, però, non sono solo relativi all’ampliamento. All’interno della cappella, per esempio, è crollato parte del controsoffitto e una profonda crepa attraversa il muro interno di sostegno. Quindi servono interventi anche nel breve.
Francesco Barone