Dalla polvere del doping, alle stelle… Mondiali. Tutto in appena 24 ore. Prima, Rimini, si sveglia con il caso Danilo Decembrini, sospeso e squalificato dalla Procura Antidoping per essere stato trovato positivo a un controllo a sorpresa, poi, alla sera, va a letto con il titolo mondiale di pattinaggio artistico conquistato da Marco Garelli ed Elena Lago. A Reus, in Spagna, le rotelle di casa non si sono fatte mancare nulla. Che qualcosa non andasse lo si era già capito nell’immediata partenza verso la penisola iberica. A Bologna, sull’aereo, c’era Sara Venerucci, ma non il suo partner. Da Roma era già arrivata la notizia, ma Sara, che era alla ricerca del suo nono titolo mondiale, sperava che si potesse aggiustare tutto. Invece, nulla. Una volta arrivati nel ritiro Azzurro, il delegato ha comunicato che per lei i mondiali erano terminati prima di iniziare. Una “botta” tremenda per tutto l’entourage delle rotelle che si è stretto intorno a Danilo. “È un ragazzo pulito e quando potremo parlare, ne verranno fuori delle belle” hanno detto i dirigenti riminesi, come a far capire che sotto c’è qualcosa di strano. “Mi dispiace per quello che è accaduto a Sara e Danilo, ma sono felicissimo per me. È un titolo che mi ripaga dei tanti sacrifici fatti”> dice raggiante Marco.
Francesco Barone
