Una nuova rotatoria in arrivo per le vie Marecchiese, Valturio e Montefeltro, a Rimini. Le prime rotatorie sono nate negli anni ’60 e da allora si sono rapidamente evolute man a mano che la loro funzionalità ha soppiantato, nella gestione del traffico nelle intersezioni, il tradizionale semaforo. Dagli inizi del 2000, le rotatorie hanno rivoluzionato la viabilità cittadina, modificando scelte e abitudini dei riminesi.
La novità
Ora scende in strada una nuova rotonda. La Giunta comunale ha infatti approvato nell’ultima seduta il progetto esecutivo per la realizzazione di una nuova rotatoria che andrà a migliorare le condizioni di sicurezza degli utenti che percorrono le vie Marecchiese e Valturio, agevolando l’accesso e l’uscita dal Borgo Sant’Andrea.
La nuova rotatoria sarà infatti realizzata all’intersezione delle vie Marecchiese, Valturio e Montefeltro, così da consentire, specie per i flussi mare – monte su quest’ultima via, un’immissione in sicurezza su via Valturio ma soprattutto consentendo di proseguire in sicurezza su via Marecchiese. “Un tema – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – che ci permetterà, raccogliendo le indicazioni e i suggerimenti avanzati da numerosi cittadini del Borgo Sant’Andrea, di risolvere con funzionalità un nodo della nostra viabilità andando a implementare la rete della mobilità sicura e non congestionata e dando un contributo al miglioramento della qualità dell’aria oltre che dell’incidentalità e della lesività dei sinistri”.
Sarà forse una casualità che, proprio a poca distanza dal luogo in cui verrà realizzata la nuova rotatoria, prese avvio vent’anni fa la nuova stagione che rivoluzionò la viabilità di Rimini. “Nella giornata di ieri lunedì 22 gennaio – si legge nel comunicato di allora – hanno avuto inizio i lavori per la realizzazione della rotonda di viale Valturio, la prima di una serie di otto rotatorie che cambieranno il sistema della viabilità comunale. I 30.000 passaggi giornalieri fanno dell’incrocio a cinque vie uno dei punti nevralgici della viabilità della città. I cantieri non comporteranno stravolgimenti nella regolamentazione della circolazione, ma sicuramente avranno riflessi sulla viabilità e sulle abitudini dei cittadini”.
A quella di Viale Valturio fece poi seguito la realizzazione della nuova rotatoria del Ponte dei Mille su via Roma, e più a monte, la nuova rotatoria realizzata all’incrocio tra via Della Fiera e Via Euterpe, e poi via via per vent’anni fino ai giorni nostri, passando da quel progetto integrato e coordinato meglio conosciuto come “Fila Dritto” (21 gli interventi realizzati su altrettanti incroci) progettato dall’Assessorato ai Lavori pubblici per fluidificare la circolazione sull’asse mediano della Città che congiunge il nord e sud di Rimini, dalla zona Fiera a Miramare.
Perché questa nuova rotatoria?
La nuova rotonda che sarà realizzata all’intersezione tra Via Marecchiese, viale Valturio, via Montefeltro andrà risolvere le criticità attualmente esistenti, adottando, tra le differenti alternative progettuali elaborate da Anthea srl che si occuperà per conto dell’Amministrazione Comunale della sua realizzazione, la soluzione di una rotatoria con la classica conformazione circolare, con raggio di oltre 12 metri, risultata dal confronto la scelta ottimale per rendere chiaro e intuitivo l’utilizzo della rotatoria e consentire manovre agevoli sia in ingresso che in uscita.
Quale “forma” avrà?
Avrà un diametro di circa 25 metri, una carreggiata a due corsie della larghezza di 8,50 metri e l’anello centrale, in parte sormontabile, con diametro esterno di circa 7. I tre bracci della rotatoria avranno tutti due corsie a doppio senso di circolazione. Le aiuole spartitraffico saranno delimitate da cordoli e saranno pavimentate con cubetti di porfido. La corona centrale sormontabile sarà invece pavimentata con cubetti di pietra luserna. Rimodellati i marciapiedi perimetrali, per adattarli alla nuova geometria dell’intersezione.
In Via Montefeltro, a ridosso della rotatoria, verrà istituito un nuovo attraversamento pedonale rialzato, verniciato con resina rossa. Al centro della rotatoria verrà realizzata una aiuola circolare con diametro esterno di 4 metri, mentre la parete esterna sarà rivestita da una lastra circolare in acciaio grezzo opaco, su cui verrà collocata la scritta “RIMINI” di colore bianco su cerchio di colore rosso. All’interno dell’aiuola verde verrà messo a dimora un alberello di Osmanthus a forma piramidale, circondato alla base da cespugli di Rosmarino Prostrato. Prevista anche l’installazione di sei nuovi punti luce stradali.
E adesso… sotto ai Padulli, sulla Statale 16
Un’altra, buona, rotonda notizia. Apre la rotonda Padulli sulla Statale 16: prevista la piena circolazione dei veicoli per la prossima settimana.
Siamo ai titoli di coda, cioè ai lavori di ultimazione per la nuova rotatoria sulla Statale 16 all’altezza degli stabilimenti Valentini. Si tratta di un cantiere esteso la cui attuazione sta procedendo per lotti funzionali che hanno previsto già la realizzazione della nuova rotatoria, il collegamento alla Via A. Moro con un nuovo ponte, la cui apertura è prevista a fine marzo ed una nuova rotatoria nell’intersezione tra la Via Di Mezzo e la Via A. Moro.
La viabilità sulla statale, limitata a tratti e a volte causa di disagi al traffico, dalla prossima settimana, consentirà di percorrere le rotatoria completamente e non solo per ogni senso di marcia, come fin ora è stato sempre garantito. La nuova infrastruttura sarà poi completata in primavera con i lavori di finitura e asfaltatura. Un progetto significativo per la percorrenza della statale 16 e le connessioni con il centro urbano, che si andrà ad innestare, con un nuovo intervento in fase di progettazione, per la realizzazione del prolungamento di via Tosca, con il quale sarà garantito anche il collegamento in zona Padulli, all’altezza degli stabilimenti Valentini.
Microstoria… rotonda
Le prime rotatorie sono nate negli anni ’60 e da allora si sono rapidamente evolute man a mano che la loro funzionalità ha soppiantato, nella gestione del traffico nelle intersezioni, il tradizionale impianto semaforico.
Un successo che ha spinto i progettisti verso questa soluzione per i diversi i vantaggi ormai assodati con il conforto delle indagini diminuendo gli ingorghi e il traffico fermo. Ridotti gli incidenti stradali negli incroci, specie in quelli con stop convertiti in rotatorie, riducendo quelli più gravi quando, svoltando a sinistra, non si rispetta la precedenza. Risultati positivi, oltre che sulla sicurezza stradale anche per i costi di manutenzione oltre che nella riduzione delle emissioni inquinanti, favorendo nello stesso tempo, per la mancanza di punti d’arresto, minori consumi per i veicoli.