Cosa succede se Amleto, il celebre personaggio insoddisfatto e inquieto creato da Shakespeare, viene ucciso una manciata di minuti dopo che si è alzato il sipario? Succede che il pubblico in sala, testimone del delitto, non assisterà al famoso dramma inglese, ma alle indagini che seguiranno il crimine. È quello che è capitato ai numerosi spettatori che sabato 5 maggio al teatro Corte di Coriano hanno assistito ad “Amleto?”, dove il punto interrogativo sta proprio ad indicare la prematura scomparsa di quello che si credeva il protagonista. A mettere in scena il giallo sono stati tredici ragazzi della Parrocchia di San Lorenzo in Correggiano tra gli 11 e i 15 anni, che si dilettano di teatro da ormai quattro stagioni con l’aiuto della Compagnia dei Ciarlatani e del Gruppo SLIC. Un percorso di crescita iniziato nel 2009 con un gruppo di ragazzi che frequentavano la parrocchia e che hanno cominciato con un facile laboratorio sulla figura del clown. L’anno successivo i giovani attori in erba si sono cimentati in uno studio tra teatro e film e nel terzo anno di vita il gruppo è cresciuto ancora, mettendo in scena monologhi e storie scritte da loro. “A partire dall’anno scorso le cose si sono fatte più serie – spiega Alex Gabellini della Compagnia dei Ciarlatani, che insieme a Francesco Tonti ha condotto il laboratorio – I ragazzi hanno dovuto incominciare a studiare a memoria una parte, a lavorare”. Quest’anno le cose si sono fatte ancora più impegnative, con un copione scritto non da loro, ma per loro. “Anche se tutto è stato ritagliato e adattato alla potenzialità dei bambini, hanno dovuto esercitarsi, applicarsi, calarsi nella parte”. Dunque un teatro fatto a misura di bambini, che insegna ai giovani e allo stesso tempo diverte gli adulti.
Ma la realtà di San Lorenzo non è la sola che si adopera per la creatività e la formazione dei ragazzi. Al Teatro della Regina di Cattolica, infatti, l’8 e il 9 maggio, è andata in scena “La Teresina”, opera in due atti messa in scena dalle alunne e gli alunni di tutte le classi V del Circolo Didattico di Cattolica e dal coro In-Canto delle classi IV B e C della scuola primaria Repubblica di Cattolica. In totale si sono cimentati sul palco circa 200 bambine e bambini dai 9 agli 11 anni. Una rappresentazione unica nel suo genere, in cui il melodramma tradizionale (di questo si tratta!) è stato interpretato dai giovanissimi in tutte le sue forme. I bambini, infatti, non hanno fatto mancare nulla al pubblico: ouverture, recitativi, duetti, cori, concertati. I finali dei due atti cantati dal coro sono stati eseguiti in forma di canone, la più elementare e nello stesso tempo complessa forma polifonica. “Tutti i bambini e i ragazzi si sono molto impegnati per cercare di trovare insieme un’armonia di voci e di suoni da poter condividere” sottolinea la Dirigente Scolastica del Circolo Didattico di Cattolica, Maria Rosa Pasini. Gli alunni delle scuole primarie sono riusciti a coniugare canto e azione scenica intrecciando più linguaggi espressivi e allo stesso tempo sperimentando ognuno le proprie potenzialità ma sentendosi parte di un gruppo e condividendo obiettivi comuni. “Crediamo nell’efficacia educativa e culturale di questo lavoro, nonché nel suo valore artistico e musicale” chiosa la referente del progetto, Claudia Giunta.
“La Teresina” e ”Amleto?” sono progetti teatrali rivolti ai bambini, momenti di confronto e arricchimento per ragazzi che puntualmente sono riusciti a mettere in scena performance che non hanno nulla da invidiare ai più navigati professionisti come creatività e innovazione e che forse possono insegnare qualcosa sul fonte dell’energia e dell’entusiasmo.
Genny Bronzetti