Le risate che fanno bene. Grazie alla rassegna di teatro dialettale “La sgrignarèla” raccolti 7.000 euro: Famija Arciunesa li ha destinati in beneficienza. Beneficiaria della prima donazione di 6mila euro (in accordo con tutte le parrocchie della città) è la Caritas interparrocchiale di Riccione, Croce Rossa Italiana-Comitato di Riccione la seconda beneficiaria per 1.000 euro.
Obiettivo raggiunto dunque dalla rassegna di teatro dialettale organizzata dall’Associazione Famija Arciunesa e promossa dal Comune di Riccione.
La rassegna, andata in scena alla Granturismo del Palazzo del turismo lo scorso gennaio e febbraio, ha proposto un divertente calendario proposto dalle migliori compagnie dialettali del territorio che ha riscosso un grande successo e ha permesso alla storica associazione di effettuare l’importante donazione a sostegno delle due associazioni di volontariato riccionesi che operano sul territorio.
Le donazioni sono state consegnate dal presidente della Famija Arciunesa Francesco Cesarini in occasione del pranzo di autofinanziamento della Caritas Interparrocchiale, domenica 17 marzo alla tensostruttura della Parrocchia San Martino di Riccione alla presenza della vicesindaca del Comune di Riccione, Sandra Villa (nella foto da sx: Lino Masucci volontario Famija Arciunesa, Don Alessio, Francesco Cesarini Presidente Famija Arciunesa, Rosanna Pompei Presidente Caritas Interparrocchiale Madonna del Mare Riccione).
“Ancora una volta la città di Riccione ha risposto con grande partecipazione e solidarietà ad un’iniziativa a scopo benefico come quella proposta da Famija Arciunesa che – ha dichiarato Sandra Villa – ha messo insieme lo stare insieme come comunità, sotto il segno dell’allegria e della tradizione, con l’impegno sociale. Questi sono i valori che contraddistinguono una società altruista”.
“Riccione ha risposto alla grande. – commenta il presidente di Famija Arciunesa, Cesarini – Per noi è una grande soddisfazione contribuire per sostenere realtà così importanti per il territorio e nel farlo dare valore al dialetto e alle nostre tradizioni. Vista la grande partecipazione e l’entusiasmo dei tanti che hanno assistito alle commedie siamo già al lavoro per la seconda edizione”. (c.z.)