Per lui è il primo anno come direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) Marvelli. Don Marco Casadei ( nella foto) , 55 anni, da qualche mese ha sostituto l’ormai storico direttore Natalino Valentini, che ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita dell’Istituto. La linea fondamentale rimane la stessa: “È fondamentale sottolineare e incoraggiare il ruolo e la rilevanza della formazione teologica, pastorale e spirituale dei fedeli laici, soprattutto in questo particolare frangente storico e culturale dell’azione missionaria ed evangelizzatrice di una Chiesa posta sotto il segno del suo essere in uscita” .
Un servizio dunque in sintonia con il cammino sinodale, entro cui ci stiamo muovendo?
“Certo. Generare, sostenere e alimentare la formazione, anche in vista di una vera corresponsabilità ecclesiale, è uno dei doni e delle opportunità più importanti che una comunità può offrire ai suoi laici, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da un progressivo e rapido declino della “visione cattolica del mondo”, come già scriveva Romano Guardini”.
Chi sono i primi cui rivolgere l’invito a questo cammino?
“L’invito andrebbe rivolto in particolare ai fedeli laici che già svolgono servizi di catechesi, di educazione e animazione alla fede, di coordinamento pastorale o di particolare rilevanza nella vita della Comunità parrocchiale. A questo proposito, ritengo sia importante sottolineare che, negli ultimi anni, sempre più giovani sono entrati in contatto con la proposta formativa del nostro ISSR”.
Quali i motivi?
“Da una parte, intravvedono infatti sempre ampie opportunità per intraprendere la “vocazione” professionale dell’insegnamento della Religione Cattolica. Dall’altra, in modo convergente, colgono in questa offerta la possibilità di avviare una ricerca saporosa e al contempo rigorosa, desiderosi di scoprire, approfondire e conoscere le perle più preziose della sapienza cristiana… le giovani generazioni attendono, forse, da noi solo una parola di incoraggiamento in questa direzione per un cammino intrigante di conoscenza, dal quale potrebbe trarre vantaggio spirituale e materiale non solo il/la singolo/a giovane ma l’intera Comunità cristiana”.
Come sarà organizzata quest’anno la scuola?
“Per il 2022/2023 sarà possibile fruire delle lezioni sia in presenza sia online, previo colloquio con Segreteria e Direzione (per maggiori informazioni invitiamo a contattare la Segreteria). Il periodo utile per le iscrizioni si concluderà il 15 ottobre (anche se le lezioni prenderanno avvio già il 29 settembre) ed è consigliabile prendere appuntamento con la Segreteria (0541.751367) per rispettare le norme ministeriali attualmente vigenti”.
Verrà confermato il percorso di Teologia Pastorale?
“Anche quest’anno è stato predisposto il percorso, particolarmente indicato per la formazione teologico-spirituale e pastorale delle figure operanti nella comunità. Sarà però avviato solo nel caso venga raggiunto il numero minimo di 25 iscritti/e, non ultimo per ragioni di sostenibilità, visti anche gli ormai più che probabili aumenti dei costi legati alle bollette di luce e gas”.
È in programma qualche novità?
“Stiamo predisponendo un versante di Percorsi AA, ovvero la proposta di alcuni interessanti itinerari di “ Ascolto Attivo”, volendo rimanere anche noi sintonizzati con l’evento del cammino sinodale, rilanciando in opportunità formative. È infatti necessario, nel compito educativo, tentare incessantemente – e non senza una certa impronta ascetica – un allargamento di orizzonti pedagogico-didattici, offrendo approfondimenti e occasioni di sempre più consapevoli competenze, spendibili nel campo vasto dell’educazione (in situazione scolastica, pastorale, sociale, famigliare…). I Percorsi AA (“Ascolto Attivo”) sono pensati non solo per i/le laici/che in formazione, ma anche come occasione di aggiornamento permanente per i presbiteri che se ne sentissero interpellati. Li si potrà frequentare in base al proprio specifico interesse – ossia anche uno solo tra essi -, iscrivendovisi dunque senza essere necessariamente studenti/esse ordinari/e dell’ISSR”.
Di questi Percorsi torneremo a parlare presto.