Sono trascorsi oltre due anni da quando è maturata quasi per caso l’idea di sistemare la casa colonica di San Teodoro (di proprietà dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero) e l’annessa ex chiesa (di proprietà della parrocchia di Mondaino) per trasformare questo affascinante complesso in casa di accoglienza per gruppi scout e parrocchiali. Finalmente, anche se i lavori non sono ancora completamente terminati, domenica 19 maggio a partire dalle ore 15 si potrà alzare il sipario sulla suggestiva struttura, situata in una cornice geografica ancora più suggestiva. All’inaugurazione sarà presente il vescovo Francesco, che celebrerà la Santa Messa nel bellissimo teatro a gradonate ricavato sulla collina della chiesa. È una festa delle comunità di questo territorio e sono stati invitati, tra gli altri, i sindaci dei comuni su cui insiste tutta la zona pastorale “La Trasfigurazione”.
La festa della inaugurazione, che cade esattamente quattro anni dopo quella della casa Santo Amato a Laureto, si svolgerà con tutti gli elementi consueti: processione con la banda, stand gastronomico, giochi per grandi e ragazzi, mostra fotografica sulla situazione della struttura prima del restauro ecc.
“Al di là di quello che si farà quel giorno – assicura un soddisfatto don Tarcisio Giungi – conta quello che è stato fatto con passione e perizia e quello che si farà in futuro, ossia l’azione educativa di tanti operatori pastorali nei confronti di ragazzi della diocesi e di ogni parte d’Italia”. Anche per la gente di questi piccoli paesi collinari, spesso insidiata dalla tentazione dello scoraggiamento, l’inaugurazione della casa di San Teodoro è un segno di speranza della vita che anche qui continua e, talvolta, rinasce.