Un punto per uno che non accontenta nessuno. O forse sì. Il Rimini sicuramente più del Ravenna. Perché la squadra di Leonardo Acori, dopo un primo tempo piuttosto in ombra, ha tirato fuori gli attributi e soprattutto la grinta, mettendo in difficoltà i giallorossi per buona parte della ripresa. Anche se, è altrettanto vero, che i cugii hanno avuto due occasioni colossali per ‘bucare’ Scotti. Un pareggio che regala anche quella continuità di cui ha bisogno la formazione riminese che fino adesso non è quasi mai riuscita a mettere insieme due risultati di fila.
Certo è che la classifica ancora rimane pericolante: attualmente Brighi e compagni occupano la 15ª posizione, vale a dire l’ultima prima dei play out dai quali hanno un solo punto di vantaggio. Ecco perché la partita di domenica prossima, calcio di inizio al ‘Romeo Neri’ alle 14.30, assume un’importanza vitale. Dal Veneto, infatti, scenderà la Virtus Vecomp Verona che attualmente è terzultima in classifica con dieci punti all’attivo. I rossoblù lontano da casa hanno un cammino molto negativo: su sei gare ne hanno vinta solo una, pareggiata un’altra e messo insieme ben quattro sconfitte. Quattro le reti realizzate, nove quelle subìte. Una partita, quindi, non impossibile. Anzi, una partita che il Rimini non può non vincere.
E i motivi sono diversi. Sicuramente quello più importante sarebbe mettere ancora più punti di distanza con una diretta concorrente per la salvezza. Sarebbe importante anche per allungare la striscia positiva e far capire ai giocatori che con un po’ più di autostima e di coraggio, si possono ottenere risultati importanti. Intanto da Ascoli sono sempre più pressanti le voci che vorrebbero Guiebre (nella foto) in bianconero già da gennaio. Ma per il Rimini sarebbe una brutta perdita.