Dai fiaschi rimiagli applausi! Niente di meglio per dimenticare i mugugni della sfortunata partita interna con la Triestina, che uscire dall’Arechi tra gli applausi del pubblico salernitano e con tre punti in saccoccia. Peraltro meritati, perché arrivati al termine di una partita affrontata con il giusto equilibrio e la giusta mentalità.
L’allenatore biancorosso, Elvio Selighini, non ha esitato a definire questa gara come la migliore sinora disputata dai suoi. Ma soprattutto si è trattato della prima vittoria in trasferta (2-3), arrivata dopo aver raggranellato appena 3 punti (3 pari) in 7 incontri lontani da casa. Ed è stata la partita di arma letale Vantaggiato, arrivato a quota 7 con la sua doppietta (a due sole incollature dal capoclassifica, l’anconetano Mastronunzio) per una media di un gol ogni 2 gare.
Giocatore davvero letale quando in condizione, non solo come finalizzatore, il 24enne brindisino, pur zoppicante, ha tirato il prezioso rigore del definitivo 3-2 (all’82’). Questa volta il tecnico di Novafeltria gli ha affiancato Docente, bravo a farsi trovare pronto, aprendo le marcature e supportando i compagni. Cipriani, apparso affaticato nell’ultima apparizione si è invece, accomodato in panchina assieme a Rinaldi, rispetto al quale è stato preferito il polacco Augustyn al fianco di Sottil (con Milone squalificato). Confermando il suo modulo (4-3-2-1), Selighini ha rinunciato nuovamente a Pagano, entrato solo nel finale: l’esterno napoletano rimane un giocatore che fa gola all’ex Acori, intenzionato a portarselo a Livorno. Qualche problema, nel frattempo, è arrivato da parte di Agliardi, l’attuale portiere di riserva sembra sopportare malvolentieri la panca e pare abbia rinunciato a seguire la squadra in quel di Salerno. Gesto censurabile, se confermato, al quale farà probabilmente seguito una sanzione disciplinare da parte della società.
Archiviata la ristoratrice trasferta campana, occorre ora mettere a punto alcuni aspetti per dare continuità alla rinascita biancorossa: vale a dire, saper chiudere gli incontri quando si è nelle condizioni di farlo e registrare meglio la difesa, arrivata a 23 gol subiti in 14 giornate. A mettere alla prova Ricchiuti e compagni fra le mura amiche ci penserà sabato (ore 16) un Bari sulla cresta dell’onda dopo la vittoria casalinga contro l’Ancona (2-1), seppur con qualche affanno, grazie ai gol di Barreto e alla verve di Kamata. Ad un solo punto dalla vetta, i pugliesi sono intenzionati a recitare un ruolo di primo piano in questo campionato e, sotto la guida del leccese Antonio Conte, in trasferta sinora hanno perso una sola volta (ad Avellino).
Roberto Baietti