Una resa senza giustificazioni. Un ko pesantissimo che avvicina il Rimini sempre di più a una retrocessione diretta che griderebbe vendetta. Una sconfitta che dimostra, se per caso ce ne fosse stato ancora bisogno, che non è colpa dell’allenatore, ma di un gruppo di giocatori senza personalità, senza forza di volontà, senza voglia di sacrificio. Perché solo così si può giustificare il 2-0 subito in casa del Castiglione, ossia della terzultima della classe, ormai rassegnata alla retrocessione. Chi si aspettava lo scossone dopo il rientro sulla panchina di Marco Osio è rimasto a bocca aperta. “Domenica non ha funzionato nulla – spiega il sindaco – e sinceramente non capisco il perché, i ragazzi in settimana mi avevano dato sensazioni più che buone, erano tranquilli, invece abbiamo sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare”. Sulla stessa lunghezza d’onda, Francesco Scotti che però cerca di pensare positivo “possiamo ancora raggiungere i play out”. Certo è che a questo punto diventa fondamentale la sfida di domenica in casa del Porto Tolle che attualmente ha due punti in più del Rimini. Tra le mura amiche i veneti hanno un cammino che parla di 4 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte. L’unico risultato che serve è la vittoria, tutti gli altri sarebbero un biglietto per l’inferno. Da chi piange a chi ride. Il Santarcangelo, infatti, riesce ad espugnare il «Menti» di Vicenza al termine di una gara entusiasmante che ha dimostrato che il gruppo di Fabio Fraschetti ha ritrovato quella voglia e quella fame che aveva un po’ smarrito per strada. Ma soprattutto i clementini hanno messo in campo tutto il loro carattere ribaltando una partita che li aveva visti andare sotto in modo roccambolesco. Ora la zona calda è a +5 e domenica ci sarà il derby con il Bellaria.
Francesco Barone