L’emergenza da Covid-19 ha avuto un enorme impatto sulle nostre vite, modificando e reinventando molti contesti sociali, burocratici e lavorativi. Il ruolo delle piattaforme digitali si è rivelato fondamentale per evitare un arresto totale del Paese e della sua economia.
Un’esperienza, quella della pandemia, che ha dato una spinta decisiva alla digitalizzazione delle città italiane. Stando i risultati di ‘ICity Rank 2021’, che prende in esame i 107 comuni capoluogo italiani, analizzando i loro indici di trasformazione digitale (secondo la disponibilità online dei servizi pubblici, disponibilità di app di pubblica utilità, integrazione delle piattaforme digitali, utilizzo dei social media, rilascio degli open data, trasparenza, implementazione di reti wifi pubbliche e diffusione di tecnologie di rete) Rimini si aggiudica il titolo di Città digitale, inserendosi al 16° posto (era 26ª nel 2020).
“Le prime 22 città della classifica sono definite ‘città digitali’, ovvero sono quelle città che utilizzano in modo diffuso, organico e continuativo, le nuove tecnologie nelle attività amministrative, nell’erogazione dei servizi, nella raccolta ed elaborazione dati, nell’informazione, nella comunicazione e nella partecipazione” spiega Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, la società che ha commissionato la ricerca. Dando un’occhiata più approfondita alla ricerca, Rimini si piazza nella top ten in diverse voci: quarto posto nella graduatoria delle piattaforme abilitanti (Digital PA), nono per l’indicatore tecnologie di rete e decimo per l’indicatore trasparenza.
Mattia Morolli, come assessore del Comune di Rimini alla transizione digitale, è contento di questo risultato?
“Essere fra le città digitali italiane è un grande successo oltre che un ottimo viatico per l’attuazione del Piano Nazionale Resistenza e Resilienza che fa proprio della trasformazione digitale una grande opportunità da cogliere e un elemento pregnante dei progetti da presentare. Per il futuro, la città di Rimini, ha diverse proposte che vorrebbe attuare, riguardanti i settori della sicurezza, ma anche la balneazione e il turismo, senza dimenticare le fiere e i congressi. Il nostro obiettivo è quello di digitalizzare il comune in ogni suo singolo apparato”.
Qualcosa di ‘positivo’ il Covid lo ha lasciato, allora.
“Indubbiamente il processo di trasfor-mazione digitale ha ricevuto un’accelerazione per effetto della pandemia consentendo di limitare la necessità della presenza e di favorire l’erogazione di servizi online. Ha costretto i cittadini a dover fronteggiare una situazione nuova, portandoli ad usufruire delle piattaforme e-commerce per continuare pratiche di consumo. Un altro ambito fondamentale che si è digitalizzato perfettamente è stato quello della scuola.
Nel giro di poco tempo ha saputo convertire la didattica dalla sede a quella telematica. Mi piace ricordare anche il progetto Io Tech realizzato dal Comune di Rimini: insegnanti ed educatori dell’infanzia hanno utilizzato la Rete per rimanere in contatto con i loro piccoli alunni. Ad oggi sono 101 i servizi che abbiamo on line sulla piattaforma Pago Pa e 18 i servizi disponibili sull’App IO, mentre sono 5 le piattaforme integrate con Spid”.
Rimini che progetti futuri ha?
“Vorremmo implementare e migliorare il progetto Totem di Rimini, sia con i social wall sia con gli info wall, per rendere il Comune estremamente connesso e mappabile. Stiamo studiando, ed esaminando, in quali parti di Rimini la banda della Rete, e di conseguenza la navigazione di Internet, è più debole.
Il nostro obiettivo è quello di rendere il tutto omogeneo. Vorremmo rendere la città più usufruibile. Come ho già avuto modo di dire, il Covid ci ha insegnato (volenti o nolenti) ad utilizzare i digital device. Per attuare questo progetto vi sarà una collaborazione con Lepida che è la società che fornisce e gestisce identità digitali ad uso privato e identità digitali ad uso professionale, sia per persona fisica sia per persona giuridica. Il progetto nella sua completezza sarà un valido strumento per la Pubblica Amministrazione, per raccogliere dati e informazioni sugli smart users e nello stesso tempo un dispositivo innovativo per veicolare le attività di promozione turistica della città”.
Federica Tonini