Dopo quarantanove giorni il Rimini torna a vincere. Lo fa nel momento più difficile del suo campionato. Nella domenica che poteva aprire una crisi profondissima. All’interno dello spogliatoio, tra i giocatori e la proprietà e tra gli stessi giocatori e i tifosi. Non è una novità che tra alcuni componenti della rosa non corra proprio buon sangue.
Anzi, dopo il ko con l’Imolese sembra che siano volate parole grosse. E non solo quelle. Perdere anche con la Fermana avrebbe significato buttare benzina sul fuoco. Senza dimenticare quanto accaduto in settimana con le parole del presidente Giorgio Grassi che ha voluto tenere a rapporto i biancorossi: “O cambiate voi, o vi cambio io. L’allenatore resterà, voi a gennaio potreste andare”. Un ultimatum che probabilmente ha smosso qualcuno. Ultimo, ma non ultimo, il rapporto con la tifoseria che stava diventando sempre più logoro. A Gubbio, come ci si ricorderà, ci è stata una contestazione durissima nei confronti di Bonaventura e compagni.
In mezzo a tutto questo, invece, i biancorossi sono stati capaci di fare quadrato rifilando un secco 2-0 alla Fermana in una partita non certo facile che si è messa in discesa nella ripresa dopo la rete di Volpe con Ferrani a mettere il punto esclamativo. Una vittoria che per il Rimini significa uscire dalla zona play out, mettere due punti di distanza dal Fano e riprendere in un colpo solo Giana Erminio e Gubbio, per di più con una partita in meno (ancora da conoscere la data del recupero con la Ternana). Intanto domenica prossima Scotti e compagni saranno di scena sul campo del Ravenna che al “Benelli” ha vinto tre gare, ne ha pareggiate una e persa un’altra. Un derby che per i biancorossi sarebbe fondamentale non perdere.