Quattro giorni. Solo quattro giorni. Per conoscere il proprio futuro. Per capire se davvero la vittoria con il Modena è stata la famosa sterzata che tutti aspettavano. Prima la Virtus Verona, poi la partita delle partite, in casa, con il Fano. Per allontanare definitivamente la grande paura della retrocessione diretta. E, perché no, magari sperare in qualcosa di più. In un miracolo sportivo. Perché se il Rimini si vuole salvare direttamente quello deve fare: un miracolo. Giovanni Colella sembra l’unico ad averci sempre creduto. Anche nei momenti in cui la tempesta soffiava forte sulla fragile imbarcazione biancorossa, lui ha sempre predicato calma e gesso “perché siamo una squadra completamente nuova. Perché abbiamo bisogno di apprendere certi movimenti. Ragioniamo per step, prima cerchiamo i play out”. E la vittoria con il Modena ha centrato il primo mini traguardo: il Fano è ultimo! Tradotto, a oggi Arlotti (nella foto) e compagni avrebbero una doppia chance salvezza. Ma, come detto, il tecnico veneto, ci crede. Sabato, però, c’è subito un esame difficilissimo: la Virtus Vecomp Verona. Gli scaligeri, con i loro 31 punti, sono più vicino ai play off (la Sambenedettese che al momento è decima ne ha 33) che ai play out (Ravenna e Gubbio ne hanno 27). In casa, però, hanno un ruolino tutt’altro che buono: su dodici gare ne hanno vinte tre e pareggiate due. Sette, invece, le sconfitte. Peggio hanno fatto solo Arzignano (7) e Fano (6). Come dire, è arrivato il momento per togliere quello zero dalla casellina «vittorie in trasferta». Vincere sarebbe un grande viatico per la partita di mercoledì sera quando al “Neri” arriverà il Fano dell’ex Alessandrini. Attualmente ultimi, gli amaranto, con le valigie in mano, ne hanno vinte tre, come tre sono le gare che hanno pareggiato. Sette i ko. Non rimane da dire: forza, vecchio cuore biancorosso, è il momento della verità!