Si dice che la speranza sia l’ultima a morire. E proprio alla speranza si devono attaccare i tifosi del Rimini. Che nel caso specifico veste i panni del mercato di gennaio. Quello che mister Colella continua a demonizzare. “È la rovina del calcio. Se fosse per me l’abolirei subito”. Pensare che, invece, in questo momento, è l’unico appiglio a cui ci si può aggrappare. Perché una cosa è certa: con questa squadra si retrocede. Scarsa di personalità, povera dal punto di vista tecnico e con degli under incapaci di fare la differenza. Una squadra figlia della confusione estiva che ha ingenerato una situazione drammatica, sportivamente parlando. Ecco perché, in settimana, il Direttore Sportivo Pastore, insieme al Segretario Mercuri e all’avvocato di Giorgio Grassi, ha voluto mettere i punti sulle classiche i.
“In queste settimane mi sono reso conto che c’è una situazione molto critica: tutti fanno tutto e nessuno fa nulla. – ha detto Pastore – Occorre portare della professionalità, partendo dall’alto, fino ad arrivare all’ultimo gradino. Ognuno deve avere ben in testa quale è il suo ruolo e quello deve rispettare. La squadra? Credo che dopo il mercato ne uscirà rinforzata. È logico, siamo ultimi: ma Rimini è una grande piazza e nel giro si sa perfettamente che c’è una società che paga puntualmente lo stipendio. Questo per un calciatore significa tanto”. Sul campo, però, le cose continuano ad andare male. Colella non è riuscito a invertire la rotta. Sì, la squadra gioca un calcio propositivo rispetto al passato. Ma al primo alito di vento crolla. Adesso il tecnico veneto avrà tempo per lavorare. In questo fine settimana, infatti, non si giocherà. La Lega ha deciso di scioperare. Motivo, i problemi legati alla defiscalizzazione. Con Grassi che dice: “Se non cambia nulla, non iscrivo il Rimini al prossimo campionato”.