Prima vittoria stagionale della nuova era Melotti (2-1 contro l’Andria). E primi gol su azione (con Docente e Frara) per il Rimini. Sia chiaro, non c’è da fare i salti di gioia. La formazione biancorossa appare ancora in cerca di una propria identità definita e definitiva. Qualche giocatore mostra una condizione precaria, come D’Antoni, colui che dovrebbe dettare i tempi della squadra, ma le cui attuali difficoltà a livello di dinamicità, contribuiscono a far si che i riminesi non riescano a prendere possesso della zona nevralgica del campo. Qualche imbarazzo si è colto anche in difesa, dove riemergono vecchi difetti sui calci da fermo, come in occasione del gol di testa di Goisis, su azione di calcio d’angolo (secondo in 4 gare).
Aleggia, in sottofondo, una qualche tensione, o poca tranquillità, ereditata, probabilmente, dalla sconsiderata discesa in Lega Pro, per alcuni, o causata dalle gravose aspettative, per altri.
Ma i margini di miglioramento sembrano ampi, soprattutto se capitan Cardinale e compagni prenderanno consapevolezza dei propri mezzi (importanti) e si concretizzerà quella necessaria crescita dal punto di vista atletico. Una buona notizia è il ritorno al gol di Docente (6 nello scorso torneo), segnatura che rivitalizza un reparto come quello offensivo parso a volte poco brillante e dà nuova linfa ad un giocatore non sempre amato dalla piazza riminese, ma che conta non pochi estimatori tra gli addetti ai lavori. Come una buona notizia è la prova di Frara, riconciliatosi con i tifosi (dopo le vicissitudini di mercato) con una rete tanto pesante quanto fondamentale per il prosieguo del campionato.
A ben vedere, nell’ultimo incontro casalingo, nonostante la buona prova dei pugliesi, ha prevalso la grande fame di vittoria dei biancorossi, che seppur con poca lucidità hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo, ottenendo il giusto premio all’ultimo istante utile (al 50’ della ripresa!). Che sia arrivato il momento della riscossa per l’undici di Melotti?
Domenica (ore 15) si ricomincia dalla trasferta con il Pescina Valle del Giovenco, società abruzzese sulla cui panchina ora siede Cappellacci, subentrato a Perrone (artefice del salto di categoria) dopo solo tre partite. Il suo esordio in quel di Pescara non è stato fortunato (1-0) e ora i “lupi marsicani” vantano 2 soli punti, in altrettanti pareggi, e un unico gol realizzato (da parte del difensore Piva), a Cosenza, alla seconda giornata.
Tra le fila del Pescina emergono i nomi dell’ex juventino Birindelli (35 anni) e del 30enne attaccante greco Choutos (che ha militato con Roma, Olympiakos, Inter, Atalanta, Reggina, Paok Salonicco). È interessante notare che vicepresidente dei biancoverdi è l’indimenticato campione mondiale del 1982, “Pablito” Rossi.
Roberto Baietti