Coloro che fecero l’impresa. Così vorremmo ricordare il Rimini versione 2009-2010 e questo potrebbe succedere solo nel caso in cui capitan Vitiello e compagni avessero l’impudenza di dettar legge al “Bentegodi”. Già nel girone d’andata le volenterose truppe malatestiane sottomisero per 1-0 (Tulli) la poderosa armata scaligera, ma questa volta l’impresa è ben più ardita e degna di essere ricordata: dopo la sconfitta interna (0-1) della prima gara di semifinale play off, i biancorossi ora dovranno imporsi sui veronesi con almeno 2 gol di scarto. Inutile negarlo, si tratta di un’operazione quasi disperata, contro la squadra che vanta la miglior difesa del campionato (20 reti subite in 34 incontri e solo 6 in casa). Ma questo è il momento dell’orgoglio e delle giuste motivazioni, sta ai riminesi dimostrare sul campo di meritare qualcosa di più, per loro stessi e per la maglia che portano.
La sosta di campionato, ancora una volta, non ha portato fortuna a mister Melotti, così come era precedentemente successo al rientro contro Reggiana e Portogruaro, in trasferta, e contro il Foggia, in casa.
I gialloblù hanno vinto il primo round (con Dalla Bona al 62’), sbancando il “Neri” per la prima volta nella loro storia, facendo ben poco. Il Rimini non meritava di uscire a testa bassa, in funzione delle diverse occasioni prodotte e soprattutto in virtù di una brillante prima frazione di gioco. Sono, però, emerse nuovamente le lacune evidenziate in zona gol durante l’intero arco della stagione e mascherate negli ultimi tempi dalla verve di Nolè e Tulli. Proprio la velocità di questi ultimi, meno incisivi del solito nell’ultima partita, potrebbe diventare l’arma in più contro i macchinosi difensori gialloblù.
Quando i ritmi divengono più blandi, come avvenuto nella ripresa (complice il caldo), il Verona riesce ad avere un migliore controllo del gioco. Sabato (ore 17) sarà fondamentale per i biancorossi spingere sull’acceleratore, nel tentativo di segnare quel gol che potrebbe mettere in apprensione i padroni di casa, sui quali graverà la grande responsabilità di non sprecare l’ennesima occasione per il ritorno in serie B. A quel punto tutto potrà succedere.
Roberto Baietti