Tutto secondo pronostico. O quasi. Perché se Teramo e Rimini non fanno scherzi, il Santarcangelo perde sul campo della Recanatese (2-1) e vede fermarsi a quota 25 la sua striscia di risultati utili consecutivi. Ma francamente, agli uomini di Giuseppe Angelini, chiedere di più sarebbe stato impossibile. Pensare che dopo il 2-1 firmato da Simone Tonelli i gialloblù hanno anche avuto la palla del pareggio, ma capitan Della Rocca ha sbagliato dagli undici metri. Adesso un po’ di riposo e poi il 22 via alla poule scudetto.
Chi, invece, ha ancora tutto il campionato da giocarsi è il Rimini di Luca D’Angelo che domenica ha rifilato quattro schiaffi alla Sambenedettese (4-1) grazie alle reti di Baldazzi, Aquino, Olcese ed Evangelisti. Un successo che conferma i biancorossi al terzo posto che in chiave play off significa affrontare, domenica prossima, al “Romeo Neri”, il Forlì di Attilio Bardi e, in caso di pareggio anche dopo i supplementari, passare per la migliore posizione. Forlì che poche settimane fa ha battuto proprio a destinazione la squadra del presidente Biagio Amati aprendo di fatto la mini crisi che l’ha portata ad abbandonare i sogni promozione. Almeno diretti. Se Cardinale e compagni dovessero superare i “galletti” e, se nell’altra semifinale il Teramo dovesse fare la stessa cosa con la Jesina, le due nemiche storiche si ritroverebbero per la finalissima sul campo abruzzese domenica 22 maggio.
Da una squadra che si gioca gli spareggi a un’altra che aveva come obiettivo minimo proprio i play off: il Real Rimini. Domenica, sbancando il terreno della Jesina (0-3 gol di Granito, Casolla e Pica), la squadra del presidente Danilo Pretelli ha chiuso di fatto la sua prima stagione in serie D. Una stagione più in scuro che in chiaro perché con tutti gli sforzi economici fatti da Pretelli non arrivare tra le prime cinque è stato un vero e proprio delitto. Adesso, però, si apre il punto interrogativo: cosa farà il Real Rimini la prossima stagione?
E sapendo che il budget sarà ridimensionato. Ma questo, come il Santarcangelo insegna, non significa nulla.
Francesco Barone