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Rimini mette in tavola servizi di assistenza a domicilio per anziani e persone vulnerabili


Pasti caldi, farmaci e spesa a domicilio per anziani e soggetti più vulnerabili: Rimini predispone una serie di servizi di assistenza a domicilio grazie alla collaborazione con Auser, Caritas, Croce Rossa. Segnalazioni al numero unico 0541 704.000.
Grazie alla collaborazione di Auser, Caritas diocesana e Croce rossa, il Comune di Rimini ha predisposto una serie di servizi di assistenza a domicilio per le persone anziane ultra 65enni – o affette da problematiche sanitarie –  per evitare che escano di casa. Si tratta di un servizio gratuito di consegna della spesa, dei farmaci e di pasti caldi.  I servizi saranno attivi da domani, Mercoledi 11 marzo. Per segnalare persone in difficoltà di qualsiasi genere, la cui condizione è aggravata dalle misure restrittive previste nei decreti governativi chiamare il numero 0541-704.000. Si tratta di servizi già attivi per le persone non autosufficienti che vengono estese temporaneamente alle persone più vulnerabili al virus.
L’Auser si occuperà della spesa a domicilio. Cconsegna gratuita per persone ultra 65enni o affette da problematiche sanitarie, che hanno difficoltà a recarsi ai punti vendita. Giorni feriali dalle 8.30 alle 18, sabato dalle 8.30 alle 12.
La Croce Rossa garantirà i farmaci a domicilio. Tutti i giorni dalle 8 alle 18 per persone ultra 65enni o affette da problematiche sanitarie, che hanno difficoltà a recarsi ai punti vendita.
La Caritas si occuperà di distribuire pasti caldi a domicilio. Per persone con gravi difficoltà sanitarie ed organizzative nel prepararsi il pasto,  i giorni feriali dalle 8.30 alle 18 e sabato dalle 8.30 alle 12.
Il Vicesindaco Gloria Lisi (https://www.youtube.com/watch?v=abATZAI8JJo&feature=youtu.be), parla dei nuovi servizi attivati spiegando che “si tratta di interventi che ogni cittadino riminese può richiedere telefonando al numero unico 0541.704.000. Il potenziamento dell’assistenza a casa sarà possibile grazie ai volontari e alle assistenti sociali che ringrazio per la disponibilità. L’appello, oltre a quello di non uscire, è quello, per i più giovani, a dare la loro disponibilità, per poter ampliare il più possibile la portata di questi servizi”.