Sono passate solo due settimane dalla fine del campionato ma al Rimini sono bastate per cambiare tante cose. A partire dal condottiero in panchina. Salutato Leonardo Acori, accasatosi al Livorno, la dirigenza ha consegnato ad Elvio Selighini la consolle del comando. “Lo abbiamo scelto – ha sottolineato il ds, Walter Muratori – perché sposa in pieno la filosofia Cocif. Ogni volta che in azienda dobbiamo sostituire un dirigente, pensiamo sempre a dare una chance a un nostro uomo, così è stato per Elvio”. Nato a Novafeltria il 16 aprile del 1955, Selighini ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dei Delfini. Nel 1982 l’approdo al Rimini dove è rimasto sei anni prima di tentare l’avventura tra i Dilettanti, prima alla Vadese, poi al Santarcangelo. Nel ’97 il ritorno nelle giovanili biancorosse fino allo scorso anno quando Acori lo ha voluto come secondo.
“So benissimo cosa può pensare la gente –sottolinea il neo tecnico – che io sia il classico signorsì. Il compito di far ricredere queste persone tocca a me e ai ragazzi. Io sono molto fiducioso, lo so che il campionato di B è molto difficile ma credo che la società possa formare un buon gruppo”.
Un piccolo accenno anche al piano tecnico.
“Premesso che tutto dipende dai giocatori che hai in mano, il mio modulo preferito è il 3-4-3 ma credo che il 4-4-2 ti dia tantissime possibilità”.
A proposito di scettici, a spiegare la situazione è il presidente Luca Benedettini.
“Ci siamo imposti una regola ferrea, quella di pagare tutti i mesi giocatori, staff tecnico e sanitario, compresi ovviamente i contributi. In questo momento mantenere fede all’impegno, con i costi che aumentano e con i proventi che sono sempre più ridotti, è praticamente impossibile. Non vogliamo fare come altre società che non rispettano le regole, vogliamo poterci guardare in faccia ogni mattina. In questi anni in cui Cocif è stata solitaria alla guida della società non ha mai, e sottolineo mai, venduto sogni a nessuno e non inizieremo di certo a farlo ora”.
Giocatori. Anche perché, a quanto sembra, il ridimensionamento di cui tanto si è parlato potrebbe essere molto più soft di quello che si pensasse. In porta, infatti, potrebbe rimanere Consigli che ha detto all’Atalanta di non gradire perdere un anno come secondo, sempre dai nerazzurri potrebbe rimanere anche Rinaldi. Niente da fare per Peccarisi e Porchia mentre per Regonesi bisognerà attendere l’esito della finale tra Albinoleffe e Lecce. Milone, invece, dopo le sirene di Livorno ha rinnovato fino al 2010. Resteranno anche Maurizio Consigli e Paolo Bravo (hanno firmato fino al 2009), Adrian Ricchiuti, Alfredo Cardinale, Alessandro Frara, Sorin Paraschiv e Francesco Lunardini. Pagano, invece, potrebbe finire al Chievo mentre Vantaggiato ha molte chance di rivestire il biancorosso. Riitiro. Intanto è stata decisa la data del ritiro per la prossima stagione. I biancorossi partiranno per San Vigilio di Marebbe il 13 luglio per far ritorno a Rimini il 2 agosto.
Francesco Barone