SERIE C. Domenica marchigiana per i biancorossi (14.30)
La squadra di Stefano Protti, in casa ha raccolto ben 21 punti segnando 14 reti e subendone appena 12.Al‘Recchioni’ non perde dallo scorso 3 dicembre
Il Rimini, in casa, non sa più vincere.
L’ultima volta è successo il 10 dicembre: ossia due mesi e dieci giorni fa, decisamente troppi. Quasi inevitabile, da questo punto di vista, il coro finale della Curva Est: “Meritiamo di più!”.
Eppure un dato positivo, c’è: la nuova tenuta difensiva dei biancorossi, che hanno subìto un solo gol (contro il Gubbio, e per un infortunio individuale) nelle ultime quattro partite giocate. Il bicchiere mezzo vuoto è che nelle suddette quattro gare, Santini (nella foto tratta dalla pagina Facebook della società) e compagni, di gol ne hanno realizzato solo uno (sono cinque dopo il giro di boa). Una difficoltà in zona realizzativa che non può passare inosservata e non può non preoccupare, anche se sia contro il Gubbio sia contro il Siena, le occasioni non sono mancate. Dopo il pareggino di domenica, il Rimini, è decimo in classifica con 38 punti.
La politica dei piccoli passi tiene i romagnoli ancora in zona play-off, ma la media va alzata perché i sette punti nelle nove partite disputate nel girone di ritorno, sono un ruolino di marcia più da spareggi salvezza che da spareggi promozione. E attenzione, perché domenica pomeriggio, i biancorossi, andranno a far visita alla Fermana di Stefano Protti, che di punti ne ha 36 e che, quindi, tenterà il sorpasso per entrare nella zona più nobile del campionato.
Anche se il tecnico marchigiano, in questi giorni, ha buttato acqua sul fuoco. “Se qualcuno parla di playoff, mi dimetto”, ha detto tra il serio e il faceto. Una Fermana che, in casa, fino a questo momento, ha conquistato ventuno dei suoi trentasei punti. E non perde dallo scorso 3 dicembre.
Dando un’occhiata alle reti realizzate, al ‘Recchioni’, i gialloblù, ne hanno mandate a bersaglio quattordici subendone appena dodici.
Sedici i gol fatti nel primo tempo, diciotto nel secondo, come sono stati sedici quelli subìti nei primi 45 minuti ediciotto nei secondi. Insomma, occhi aperti per non scivolare.