È oramai assodato. Il Rimini è afflitto da una grave patologia, per la quale, attualmente, non esistono antidoti efficaci: si tratta della “sindrome da trasferta”. Anche ad Andria, difatti, nonostante gli anticorpi maturati dopo la disfatta di Reggio Emilia, i biancorossi sono rimasti vittime di una inattesa ricaduta, cedendo ai volenterosi pugliesi l’intera posta in palio (1-0). Ottava sconfitta esterna su dieci incontri, senza neppure un pareggio, con appena 5 segnature all’attivo e ben 18 al passivo (quasi 2 a gara).
Va detto, ad onor del vero, che alla rituale rete subita nel primo tempo (al 34’, da parte del difensore Pomante), questa volta ha fatto da contraltare un’importante reazione collettiva, che ha portato i riminesi a sfiorare a più riprese il pari, non arrivato solo grazie alla bravura del portiere di casa e all’imprecisione degli avanti ospiti. Dopo la buona prova con il Taranto è mancato l’acuto delle punte a disposizione di mister Melotti, che è ora chiamato a ridefinire le gerarchie del reparto avanzato, visto l’arrivo di un nuovo attaccante. Dal Lanciano, infatti, è arrivato (in prestito con diritto di riscatto) un nuovo ariete (1.86 per 84 kg) d’area: Daniele Morante. Giocatore di categoria, romano (di scuola laziale), viene da due stagioni non brillantissime, prima a Verona (23 gare, senza gol), poi con i rossoneri abruzzesi (27 gare, 6 gol). In questo campionato ha sinora realizzato un’unica rete su 16 presenze. Le sue annate migliori (2005-2006 e 2006-2007) si sono registrare con la Pro Vasto (C2) e la Sambenedettese (C1), con le cui maglie ha segnato rispettivamente 14 e 18 reti. Sul fronte mercato c’è da registrare anche il ritorno all’ovile di D’Antoni, destinato al Pescara, alle prese, però, con turbolenze societarie che hanno fatto saltare l’accordo. Il Rimini, adesso, è nuovamente chiamato al tutto per tutto sul terreno amico. Domenica arriva il Pescina-Valle del Giovenco, penultimo in graduatoria, reduce dalla sconfitta interna con il Pescara (0-2). All’andata era Cappellacci a sedere sulla panchina marsicana e i biancorossi dominarono ma regalarono, incredibilmente, i tre punti nei minuti finali (2-0). Ora è Dario Bonetti a dirigere le operazioni, ma nel nuovo anno è arrivato un solo punto (a Portogruaro) in 3 partite.
Roberto Baietti