Rimini, solo 11 i nuovi casi di positività sul territorio. Il totale sale a 1.456. 4 purtroppo i decessi. “Sono numeri che non si discostano da quelli positivi di ieri, – ha commentato il commissario regionale per l’emergenza Sergio venturi – ma dobbiamo proseguire gli interventi, vogliamo arrivare a numeri ancora più bassi e vicini allo zero”.
I posti letto aggiuntivi sono 258 a Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 a Riccione. Screening al personale socio-sanitario, effettuati i primi 40 test a Rimini, dove è stata predisposta una ex sala riunioni riconvertita.
I numeri sul Titano
Due i nuovi decessi nella Repubblica del Titano: riguardano due uomini, rispettivamente di 76 e 83 anni. 30 i decessi totali.
In totale sono 194 i casi positivi, di cui 51 ricoverati all’Ospedale di San Marino (15 in Rianimazione con sintomatologia severa, 6 femmine e 9 maschi, 36 nelle degenze di isolamento predisposte con sintomi moderati, 20 maschi e 16 femmine) e 143 in isolamento a domicilio (femmine 68, maschi 77).
21 i guariti, 92 i dimessi a domicilio per migliorate condizioni cliniche.
426 le quarantene domiciliari sui contatti stretti compresa la rete familiare, amicale e personale sanitario (382 laici, 37 sanitari, 7 Forze dell’Ordine). 738 le quarantene terminate. In totale le quarantene attivate sono state 1164.
La situazione in Regione
L’aggiornamento: 15.333 i casi positivi in Emilia-Romagna, 546 in più rispetto a ieri. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 6.640. Continuano a salire le guarigioni, che arrivano complessivamente a 1.663 (+97)
I pazienti in terapia intensiva sono 366, 7 più di ieri. I decessi arrivano a 1.811: 79 in più. Procede il piano di rafforzamento dei posti letto: sono 5078 quelli già allestiti in tutta la regione. Atterrato oggi pomeriggio all’Aeroporto Marconi di Bologna il primo di tre voli cargo in arrivo dalla Cina, con materiale sanitario acquistato dalla Regione Emilia-Romagna. Focus su Piacenza.
62.027 i test effettuati, 3.570 in più. Complessivamente, sono 6.640 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (197 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 366, 7 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.732 a 1.811: 79 in più, quindi, di cui 44 uomini e 35 donne.
Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.663 (97 in più rispetto a ieri), 1.177 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 486 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
Provincia per provincia
Per quanto riguarda i decessi, 19 riguardano residenti nella provincia di Piacenza, 18 a Modena, 11 a Parma, 9 a Reggio Emilia, 7 nella provincia di Bologna (di cui 2 nel territorio imolese), 4 in quella di Rimini, 3 a Ferrara, 3 nella provincia di Forlì-Cesena, di cui 1 nel forlinese, 1 in quella di Ravenna. 4 decessi si riferiscono a residenti fuori regione.
I casi di positività sul territorio: Piacenza 2.765 (49 in più rispetto a ieri), Reggio Emilia 2.665 (112 in più), Modena 2.416 (119 in più), Parma 2.049 (44 in più), Bologna 1.942 (129 in più), Rimini 1.456 (11 in più), Forlì-Cesena 789 (di cui 384 a Forlì, 9 in più rispetto a ieri e 405 a Cesena, 24 in più), Ravenna 627 (22 in più), Ferrara 341 (15 in più), Imola 283 (12 in più).
Via allo screening al personale sociosanitariodell’Emilia-
Sono iniziati oggi da Piacenza a Rimini i controlli su tutto il personalesociosanitario della sanità pubblica, privata convenzionata e dei servizi socioassistenziali, sia sintomatico che asintomatico, per garantire la sicurezza degli operatori e consentire loro di lavorare in condizione di massima tutela, per sé e per i pazienti.
La Regione si è dotata di test sierologici che permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di sapere se il paziente è venuto in contatto con il virus, e se è diventato immune. Chi risulta negativo verrà testato dopo 15 giorni, i positivi saranno sottoposti a un tampone tradizionale per averne conferma.
In Romagna, oggi pomeriggio si sono effettuati i primi 40 test a Rimini, dove è stata predisposta una ex sala riunioni riconvertita. Già da domani mattina si procederà per gli altri ambiti territoriali a Ravenna, Forlì e Cesena.
Da Piacenza a Rimini, 5.078 i posti letto aggiuntivi già allestiti su tutto il territorio
Da Piacenza a Rimini prosegue il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto messo a punto dalla Regione. Da ieri a oggi, passano complessivamente da 5.044 a 5.078 tra ordinari (4.530) e di terapia intensiva (548).
Nel dettaglio: 716 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 1.139 a Parma (68 terapia intensiva), 731 a Reggio (58 terapia intensiva), 538 a Modena (86 terapia intensiva), 923 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (161 terapia intensiva, di cui 16 a Imola), 258 a Ferrara (32 terapia intensiva), 773 in Romagna (nel dettaglio: 258 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 115 Ravenna, di cui 14 per terapia intensiva 98 per terapia intensiva a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola per la terapia intensiva; 99 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva; 133 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva).
Relativamente ai Covid hospital, si aggiungerà quello di Riccione che, al momento, ha attivato 41 posti letto per acuti; da affiancare all’hub di Rimini
Tamponi a domicilio
L’attività è partita il 22 febbraio, in corrispondenza dell’inizio di attività di sorveglianza sulla diffusione del virus covid-19 attivata dal Dipartimento di Sanità pubblica.
In una prima fase, le persone destinatarie del test a casa erano i contatti stretti di un caso positivo (soprattutto residenti lodigiani) già accertato. Poi, come da disposizioni ministeriali, i tamponi sono stati fatti a casa delle persone sintomatiche. Complessivamente sono stati fatti circa 1100 tamponi a domicilio.
L’attività è stata svolta da diverse squadre, formate da assistenti sanitari e infermiere. All’inizio il personale era quello del Dipartimento di Sanità pubblica, poi il servizio è stato potenziato con professionisti provenienti anche da altri servizi ospedalieri o territoriali sospesi o ridotti dall’Azienda proprio per affrontare la diffusione del virus Covid-19.
Volontari all’opera
Sono stati 758 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati ieri, mercoledì 1^ aprile; dall’inizio dell’emergenza, con le 10.505 giornate di impegno contate ieri, si è largamente superata quota di 10mila. Le principali attività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto dei degenti con ambulanze (266, tra Cri e Anpas), il supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (400 con una significativa presenza degli scout Agesci), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso a Parma e l’attività di segreteria e logistica a supporto dei Comuni nei Coc, i Centri operativi comunali.