Poteva e doveva essere la gara della svolta. Quella da vincere a tutti i costi per scalare la classifica e soprattutto dare un segnale forte e chiaro alle concorrenti. Invece, al «Neri», nella gara degli ex il Rimini non è riuscito ad andare oltre uno scialbo 0-0 con l’Alessandria. Con le emozioni che si sono concentrate tutte all’inizio, ancor prima del calcio d’inizio quando il presidente biancorosso, Fabrizio De Meis ha consegnato al tecnico dei «lupi», Luca D’Angelo una targa ricordo per tutto quello che fatto per la società: prima da giocatore, poi da dirigente e, infine, da allenatore del settore giovanile e successivamente della prima squadra. La Curva Est ha riservato anche uno striscione a D’Angelo con scritto bentornato a casa, capitano più i soliti cori a suo favore. Come tanti sono stati gli applausi arriva da tutti i settori dello stadio che hanno commosso il tecnico ospite.
“Non mi capita spesso di commuovermi – ha detto D’Angelo a fine gara – oggi è successo perché come ho sempre detto, Rimini per me rappresenta la parte più importante della mia vita sportiva. Le attestazioni di stima che ho ricevuto mi rendono orgoglioso perché se so perfettamente che ci sono stati giocatori più forti di me, è stato apprezzato il Luca D’Angelo uomo e questa è la cosa più importante”.
Intanto, però, il pareggio porta il Rimini in undicesima posizione, anche se la zona salvezza è sempre a un punto di distanza, solo che adesso sono tre le squadre con cui lottare. E domenica, i biancorossi, andranno sul campo di una Pergolettese che proprio in questi giorni ha esonerato Salvatore Giunta per prendere Aldo Firicano. Una squadra quella lombarda che con 28 punti si gioca domenica l’ultima carta per cercare di agganciare la salvezza diretta. Fino a questo momento la Pergolettese, in casa, ha vinto 4 gare, ne ha pareggiate 5 e perse solo 3.
Dal Rimini al Santarcangelo che nell’anticipo mattutino ha colto il quinto pareggio nelle ultime sei partite. Un 1-1 con la Torres che vede i gialloblù avvicinare ancora di più la promozione in LegaPro unica e rilancia le quotazioni in previsione dello scontro di domenica a Ferrara.
Chi, invece, non ha più possibilità di salvezza è il Bellaria che torna da Monza con cinque reti sul groppine e domenica riceverà al «Nanni» il Bassano capolista.
Francesco Barone