Rimini, città che cresce ma dai capelli bianchi!

    Una città che cresce ma che invecchia sempre di più. Una città dove la lingua parlata non è unica ma una vera e propria babele e dove le famiglie unipersonali rappresentano un terzo delle totali. Sono solo alcune istantanee del notiziario sulla popolazione riminese elaborato dall’Ufficio Statistica di Palazzo Garampi. Un bollettino che si apre con i residenti, ben 138.465, di cui 66.686 sono maschi e il restante 71.579 femmine.

    Residenti


    “Rispetto all’ultimo decennio quando i residenti erano 130.160 – sottolinea l’assessore con delega alla Statistica, Donatella Turci si – si è registrato un incremento della popolazione pari al 6%; l’aumento annuale nel 2007 è stato dello 0.6%. Rimane ancora invariato il rapporto tra cittadini maschi e femmine che dà una consistenza di 93 maschi per 100 femmine. L’età media dei residenti, invece, raggiunge i 44 anni”.
    Insomma, cresciamo velocemente. Ma attenzione perché andando a guardare bene i numeri si può notare come l’indice di invecchiamento, ossia l’indice che rappresenta la proporzione tra giovani sino a 14 anni e anziani con più di 65 anni, è del 168%. “Significa che ogni 100 adolescenti ci sono 168 anziani” puntualizza la Turci. Un dato che dimostra come la popolazione riminese si stia invecchiando sempre di più. Gli over 65 rappresentano il 22% dei residenti e 26 di questi sono ultracentenari “il più anziano ha 107 anni” sottolinea Angelo Arcangeli, Direttore dell’ufficio Statistica.

    Nati


    Dai più anziani ai più giovani, nel 2007 sono nati 1.317 bambini, di cui 673 maschi e 644 femmine; 207 sono stranieri e rappresentano il 16% dei nati. L’aumento delle nascite dei bambini stranieri rispetto al 2006 è pari a 17%, mentre l’aumento delle nascite dei bambini italiani è del 4%. Il saldo naturale nel 2007 è negativo di 40 unità, infatti i decessi, 1.357 hanno superato le nascite come ormai avviene sin dall’inizio degli anni Ottanta. “Nel 2003, l’anno del grande caldo – ricorda la Turci – avemmo 1.355 decessi, quindi significa che lo scorso anno è stato l’anno orribilis”.

    Matrimoni


    Una buona notizia arriva dai matrimoni: nel 2007 sono stati complessivamente 532, di cui il 53% celebrati con rito religioso e il 47% con rito civile. “Nell’ultimo decennio – specifica Arcangeli – i matrimoni a Rimini sono diminuiti del 16% ma soprattutto si sono dimezzate le celebrazioni canoniche e sono aumentate del 30% quelle civili”. Discorso a parte meritano i matrimoni misti, ossia quei matrimoni dove almeno uno degli sposi è straniero: lo scorso anno sono stati 117 “la maggior parte dei quali – sottolinea il Dirigente dell’ufficio Statistica – vedono l’uomo italiano e la donna straniera, soprattutto ucraine”.
    Parli di matrimoni, parli di famiglie, al primo gennaio 2008 quelle iscritte all’anagrafe erano 59.435, e rispetto al 1998 quando erano 51.025, hanno registrato un in aumento di 8.410 nuclei, pari al 16%. Le famiglie unipersonali, ossia quelle formate da un solo elemento, sono circa un terzo di quelle totali mentre l’ampiezza media si assesta su 2.3 componenti.

    Stranieri


    Segno meno per i movimenti migratori che hanno fatto registrare un -15% passando da 4.501 del 2006 a 3.790 del 2007. Gli ingressi di persone provenienti da altri Comuni italiani, invece, hanno riguardato il 67% delle immigrazioni e il restante 33% ha riguardato gli ingressi dall’estero. Rimanendo in tema, la popolazione straniera rappresenta l’8.3% della popolazione totale; gli stranieri iscritti in anagrafe sono 11.508 e la comunità più numerosa è ancora quella albanese che conta 2.653 iscritti; sul secondo gradino del podio salgono i romeni con 1.140 presenze, mentre il bronzo va agli ucraini con 1.093 cittadini. E i cinesi? Possibile che non risultino tra le etnie più rappresentate? Tranquilli, ci sono. Secondo l’Ufficio anagrafe sono 913. Che detta così sembra una barzelletta perché basta fare un giro in città per accorgersi che sono molti di più. Allora? Allora tornano alla mente le vecchie leggende metropolitane. Tipo quelle che vogliono, alla morte di un cinese, il passaggio dei documenti a un altro conterraneo. “A tutt’oggi – sottolinea Arcangeli – non abbiamo mai ricevuto documentazioni che riguardassero la morte di qualche cittadino cinese”. Mistero.

    I Quartieri


    Tornando al bollettino, l’assessore Turci focalizza la sua attenzione sui Quartieri.
    Nelle 6 circoscrizioni territoriali la maggiore consistenza demografica appartiene al numero 5 che ha superato i 30mila abitanti, poi al numero 6 con 24mila, al numero 4 con 23mila. Seguono il Q2 e il Q3 con circa 22mila abitanti mentre a chiudere il cerchio è il Q1 con circa 19mila unità. Il Quartiere che ha il maggior numero di stranieri è il 5 con il 25% di residenti, poi il Q3 con il 20%, il Q1 con il 18%, il Q2 con il 16%, il Q4 con l’11% e per ultimo il Q6 con il 10%”.

    Francesco Barone