Non… buona la prima! Qualcuno maliziosamente potrebbe far credere di avere assistito ad un film già visto, con una trama molto simile a quella dell’ultima parte della scorsa stagione. Ma non è così. Il risultato finale del primo incontro in Prima Divisione non ha sorriso al Rimini (2-0) del nuovo corso, ma la squadra di Melotti ha mostrato di poter competere con una delle formazioni più attrezzate del girone B, che non nasconde l’obiettivo di vincere il campionato. Stiamo naturalmente parlando del Pescara, guidato dall’ambizioso Antonello Cucureddu.
La sfortuna dei biancorossi è stata quella di affrontare in trasferta (davanti a oltre 10mila spettatori) una delle compagini più in forma di questo primo scorcio di stagione. Peraltro, è stata ben controllata per circa un’ora, mostrando anche qualche spunto interessante (traversa del promettente Giacomini al 42’). Prese le misure ai pericolosi esterni biancazzurri, i riminesi hanno amministrato con attenzione il gioco, tradendo, però, qualche imbarazzo in zona gol, dove non sono riusciti a finalizzare a dovere alcune interessanti giocate.
E qui emerge il primo limite evidenziato da capitan Cardinale e compagni: la fase offensiva. Il duo composto da Docente e Longobardi (vicino al gol al 7’ della ripresa) garantisce grande movimento e buona partecipazione alla manovra, ma manca, forse, una prima punta capace di dare profondità e fare dell’area di rigore il proprio regno. In questo senso, Di Piazza appare un’alternativa valida.
Intanto in questi giorni si vivono gli ultimi scampoli del mercato, che si chiude a fine mese, e per l’attacco si fa il nome di Ginestra (del Gallipoli), in un possibile scambio con Frara (non convocato per Pescara, perché “confuso” dalle sirene della serie B). Il diesse Zamagna è disposto a privarsi del proprio centrocampista solo in cambio dell’ambito bomber (autore l’anno scorso di 16 reti). Anche Vitiello, richiesto da più società, potrebbe abbandonare la nave biancorossa e pare già individuato l’eventuale sostituto. Ma attenzione a privarsi di elementi di personalità ed esperienza, in una formazione zeppa di giovani virgulti di belle speranze, i quali necessitano di riferimenti certi che sappiano cementare il nuovo gruppo. E qui emerge il secondo limite evidenziato in terra d’Abruzzo: la personalità. Svolto con impegno il compito assegnato dall’allenatore, una volta subita la segnatura dei padroni di casa (Olivi al 56’, colpevolmente solo su un corner), i riminesi sono un po’ evaporati, complice in parte la stanchezza, subendo anche il raddoppio (del 17enne Verrati).
Visto il duro mese di preparazione svolto, questo Rimini può solo crescere, e già domenica (ore 16) al “Neri” è atteso da un importante banco di prova contro la Reggiana, reduce da una sconfitta (interna) ad opera del Lanciano (0-1). Mister Dominissini, annovera tra le sue fila l’ex Zini, 31enne difensore centrale.
Roberto Baietti