Vivere o morire. Non ci sono alternative. Restare nel calcio che conta o scivolare mestamente tra i Dilettanti. Tutto in novanta minuti. Al massimo in 120. Perché una cosa è certa, terminato il tempo regolamentare ed eventualmente i supplementari, non ci saranno i calci di rigore. Rimini o L’Aquila. Questo è il dubbio. Una partita che in un modo o nell’altro deciderà il futuro di entrambe le società. L’appuntamento è per sabato pomeriggio, calcio d’inizio alle 16, in un “Romeo Neri” che dovrebbe trasformarsi per l’occasione in un grande catino. Una partita delicatissima che vede i biancorossi partire con un leggero vantaggio. In terra d’Abruzzo, infatti, una settimana fa, è finita 1-1. Un risultato che permette a Carcuro e compagni di avere a propria disposizione due risultati su tre. Solo nel caso in cui Scotti e compagni dovessero vincere, il Rimini sarebbe condannato all’inferno. Una possibilità che nessuno in piazza del Popolo vuole prendere neppure in considerazione. Anzi, al contrario, nello spogliatoio riminese il livello di attenzione è al massimo. Anche perché Leonardo Acori ha spiegato ai suoi giocatori che pochi anni fa, in una situazione analoga, con due risultati a favore, i biancorossi persero contro un’Ancona che rimase in serie B condannando il Rimini alla serie C1. Proprio per questo il condottiero di Tordandrea sta facendo capire ai giocatori che sabato bisognerà entrare in campo cercando di vincere. Guai a fare una partita solo di contenimento perché gli abruzzesi hanno dalla loro le armi per far male. Abruzzesi che in settimana hanno lanciato un’iniziativa molto particolare: i giocatori, infatti, pagheranno il biglietto della partita ai loro tifosi. Esattamente il contrario di quello che è accaduto durante questa stagione al Rimini che, anche sabato scorso, ha potuto scendere a L’Aquila grazie ai soldi raccolti dai tifosi nella famosa “Colletta”. Tifosi che sono stati i veri vincitori di una stagione maledetta che sabato vedrà andare in scena l’ultimo atto. Nel bene o nel male.
Francesco Barone