Così non va. Tre sconfitte in quattro gare per il Rimini, di cui due consecutive in casa, fanno suonare un campanello d’allarme. Se poi la sconfitta arriva al termine di un incontro in cui, oltre al risultato, sono mancati personalità, ritmo e gioco, allora il campanello diventa una campana.
Il Sassuolo, non a caso in testa alla classifica, ha mostrato di essere una formazione quadrata, con individualità di riguardo (con un Noselli ritrovato e uno Zampagna in più) e buone trame di gioco. Ma ha avuto certamente la strada spianata da una squadra biancorossa apparsa timorosa, frastornata e lenta. Con una manovra poco fluida e la sensazione che l’ennesimo diverso schieramento stia mandando un po’ in tilt centrocampisti ed attaccanti, di volta in volta dirottati su nuove piste e, in qualche caso, in panchina o in tribuna.
Mister Selighini predica, giustamente, che non è il momento di perdere la testa, ma lui stesso è rimasto sconcertato dall’atteggiamento dei suoi. Il volto affranto di capitan Ricchiuti, che nel dopopartita continuava a ripetere “male, male, male…”, è un po’ la fotografia di un momento in cui tutto risulta più difficile del solito. Come sintomatica di poca tranquillità è sembrata anche l’espulsione (per doppia ammonizione) comminata a Milone, la prima stagionale a carico dei riminesi.
La contemporanea assenza forzata di Regonesi e Vitello ha pesato sull’1-2 finale, ma la sensazione è che manchi un po’ di qualità ad un gioco che negli ultimi anni ha saputo fare proseliti. Le note positive: un Frara recuperato, niente male come centrale di centrocampo, piuttosto che dirottato sulla fascia, e un Cipriani rientrato dopo diversi contrattempi e andato subito a segno, con una rete da vero ariete d’area di rigore.
A questo punto la trasferta di Ancona (sabato ore 16) deve divenire l’occasione fondamentale da cui ripartire, considerato che in classifica, dietro i biancorossi, sono rimasti solo Treviso, Modena e Avellino. I marchigiani, neopromossi e allenati da Francesco Monaco, sono rimasti a pari punti con il Rimini (5) dopo la sconfitta di Frosinone (1-0, con un discusso rigore), in posticipo. Da tenere d’occhio Salvatore Mastronunzio, attaccante di 29 anni già andato a segno due volte, che lo scorso campionato ha collezionato 18 reti in 36 gare.
Posticipi. Intanto la Lega ha reso noti tutti gli anticipi e i posticipi fino al termine del girone di andata. Il Rimini giocherà sempre in posticipo: lunedì 3 novembre ad Ascoli; l’8 dicembre in casa con il Vicenza e il 12 gennaio a Pisa.
Roberto Baietti