Dalle stelle alle stalle. Tutto nel giro di poche ore. Dall’entrata in società di un magnate svizzero, alla possibilità più che concreta di non iscriversi al prossimo campionato di Seconda divisione. Per i tifosi del Rimini 1912, l’ultimo è stato un fine settimana da giramento di testa. Con il presidente Biagio Amati (nella foto con il fratello Marco e il diesse Giovanni Sama) a lanciare un grido d’allarme che ha lasciato tutti con un grande punto interrogativo.
La new entry. Con ordine. Il week end biancorosso inizia con la notizia che l’imprenditore svizzero, Roman Lutz, sarebbe pronto a entrare in società rilevando il 20 per cento delle quote portando anche una sponsorizzazione definita corposa. Responsabile del gruppo Jet Set Group Ltd, da anni operante nel settore turistico europeo soprattutto a Zurigo, San Pietroburgo, Mosca e Kiev, Lutz investirebbe nell’operazione circa 300mila euro. Che di questi tempi sono tanta roba. Insomma, non si tornerebbe sicuramente ai tempi della Cocif, ma almeno la Rimini del pallone potrebbe iniziare a fare sogni più a colori.
La non iscrizione. Giusto il tempo di “farsi la bocca” a questa possibilità che il presidente Biagio Amati, dopo poche ore, in un’intervista rilasciata al “Corriere di Rimini” lancia un grido d’allarme: “Al momento non siamo iscritti, abbiamo tempo fino al 6 luglio per metterci a posto, ma avanti così penso che non ci iscriveremo. Non siamo a posto con un parametro economico imposto dalla Covisoc, in questo momento non ci siamo e quindi al 90% non ci iscriveremo. Quel parametro lo si può mettere a posto solo mettendoci dei soldi, non vedo come possiamo iscriverci”. La notizia lascia di sale i tifosi biancorossi, passati dalle stelle alle stalle.
L’intrigo. Peccato, però, che poco tempo prima di queste dichiarazioni, la Lega avesse ufficializzato l’iscrizione «dell’Ac Rimini 1912 al campionato di Seconda divisione per la stagone 2012-2013». Rimane quindi da capire il perché di certe dichiarazioni. Una delle ipotesi è che Amati sia rimasto infastidito dalle notizie apparse sull’entrata di Lutz. Per altri, invece, ci sarebbe qualcosa di più “politico” alle spalle. Rimane il fatto che quanto accaduto ha del grottesco.
Francesco Barone