A un mese esatto dalla riapertura ufficiale di cinema e teatri, anche il Festival di Santarcangelo tornerà a incontrare il suo pubblico, seppure attraverso un’edizione ridimensionata nel numero di giornate e di spettatori (bisogna rispettare le regole sul distanziamento). Giunta allo storico traguardo dei cinquant’anni, la più longeva manifestazione italiana dedicata alle arti della scena contemporanea, del resto, non poteva tradire le aspettative di quanti attendono una ripresa degli spettacoli dopo la chiusura – apparsa interminabile – di ogni spazio teatrale.
Mercoledì 15 luglio prenderà dunque il via una programmazione che arriva fino a domenica 19, trasformando Santarcangelo in un gigantesco e cangiante set cinematografico. In Futuro Fantastico, un titolo mutuato da Asimov e scelto ancor prima della pandemia, l’attuale direzione artistica i Motus, ossia Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande – si mantiene, così, fedele all’idea originaria, puntando soprattutto sull’utilizzo degli spazi pubblici e, ovviamente, sulle nuove tecnologie.
Ridotte le presenze internazionali per le attuali difficoltà di spostamento, ospiti del festival saranno soprattutto artisti italiani, chiamati a riflettere sulla nostra tormentata attualità. Sono tre i progetti scenici che si collegano alla dimensione politica, segnata dalla recente nascita del movimento Black Lives Matter così come dal problema dell’accoglienza e del rispetto della diversità, messi in discussione dal razzismo strisciante degli ultimi tempi.
Riconducibile a questi temi è L’Abisso, racconto di e con Davide Enia (Premio Ubu 2019
come migliore nuovo testo italiano), che affronta la tragedia degli sbarchi sulle coste del Mediterraneo; Black Dick di e con Alessandro Berti, che ripercorre la storia e l’uso strumentale del corpo degli afroamericani da parte dei bianchi; I sommersi e i salvati di Fanny & Alexander con Andrea Argentieri (Premio Ubu 2019 come miglior attore under 35), segmento del pluripremiato Se questo è Levi (Premio Speciale Ubu 2019).
La grande vitalità della scena regionale si manifesta attraverso numerosi artisti emiliano-romagnoli. Spicca la set performance ANUBI III del gruppo di filmmaker Zapruder, che invaderà Santarcangelo con un singolare concerto di motori in equilibrio tra il minimo e il massimo dei giri. La coreografa e danzatrice Paola Bianchi presenterà una versione pensata ad hoc del suo Energheia, con musiche composte ed eseguite dal vivo da Fabrizio Modonese Palumbo. Infine, Quotidianacom (cioè Roberto Scappin e Paola Vannoni) debuttano con Tabù: una drammaturgia sui divieti che disubbidienza o trasgressione stentano a demolire.
Con La Mappa del Cuore della scrittrice Lea Melandri, storica esponente del movimento delle donne, Ateliersi propone un viaggio musicale attraverso l’adolescenza affidandosi a Fiorenza Menni¸ Andrea Mochi Sismondi e alla cantante Francesca Pizzo. Si continua sul tema dell’identità e del genere con Tiresias, tratto da Hold your own/Resta te stessa della rapper e poetessa inglese Kate Tempest, nuova creazione della romana Giorgina Pi: un progetto di Bluemotion, con Gabriele Portoghese in scena. A completare questa sezione, i Motus ripropongono – e si tratta di un regalo – il loro MDLSX (con Silvia Calderoni), nato proprio a Santarcangelo nel 2015 e andato in scena quasi trecento volte in cinque continenti, ma mai ospitato in uno spazio aperto.
Mantenendo quel carattere multidisciplinare che ha caratterizzato il Festival negli ultimi anni, ci saranno anche installazioni e proposte che incrociano performance e arti visive: dal progetto speciale Nuova onda dell’artista MP5 a Katia Giuliani con Pratiche di Contatto Amoroso a Distanza, da Giacomo Cossio e il suo Contronatura ai Masque con Luce, fino a Romeo calling Giulietta del nuovo collettivo Le notti e a Fake Uniforms di Sara Leghissa/Strasse.