A distanza di 25 anni ricordo ancora perfettamente domande che mi sono state rivolte. – afferma Filippo Giorgetti, appena rieletto sindaco a Bellaria Igea Marina – Se questo è un uomo, A Zacinto di Foscolo, i vulcani e alcuni argomenti di quarta. Fu un esame particolarmente intenso, duro”.
Giorgetti va con la mente alla prova scritta di italiano. La traccia scelta era di Storia. “La destra storica italiana, il periodo Giolittiano, lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, l’accordo con il quale l’Italia si schierò con la triplice. Parlando di Giollitti dissi che era un grande statista citando De Gasperi, Craxi e Berlusconi. Il commento non piacque alla presidente di commissione che all’orale mi contestò le affermazioni”. Era il 1998, l’Italia giocava i mondiali di calcio in Francia. “Studiare con gli azzurri in campo fu difficile, nessuno voleva perdere le partite della Nazionale. Ricordo l’attesa e la tensione di quei giorni”. Termina un periodo, segna un passaggio dall’adolescenza all’università. “Mi iscrissi a Ingegneria. È il passaggio ad una maggiore autonomia, ad un diverso modo di gestire il tempo, lo studio, le responsabilità. È una transizione. La maturità è la sintesi di un percorso e la porta che si spalanca su un altro. È un’iniziazione per entrare nel mondo dei giovani adulti”.
Un consiglio? “Affrontatelo seriamente, lo merita ogni prova, ma anche con serenità: apre ad una nuova fase e a tante diverse opportunità della vita”. (p.g.)
