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Rbr, questa A2 è affascinante

BASKET Domenica esordio casalingo ospitando la forte Udine Cinque gare al Flaminio consecutive. Abbonamenti ok

Il conto alla rovescia sta per terminare, l’attesa è finita. Vanno bene gli scrimmage estivi (sorrisi contro Imola e Nardò, ko all’ultimo respiro contro Cento), il torneo di Modena (sconfitta contro Cremona, vittoria netta su Cento), ma il campionato è tutt’altra cosa.

Domenica 29 settembre, palla a due alle ore 18, scatta questa serie A2, con Rimini che ospita Apu Udine. Una squadra tosta, dal roster molto lungo, con Hickey e Xavier Johnson che sono clienti tosti e italiani di rango (Da Ros e Bruttini, Ambrosini, Pini e Mirza Alibegovic). Insomma, subito un banco di prova tosto per RivieraBanca Basket Rimini. La squadra allenata da coach Sandro Dell’Agnello è al completo, con l’ultimo inserimento di Gerald Robinson completato. Per stessa ammissione del direttore tecnico Alessandro Bolognesi, il play americano “ non sarà al 100%, è comprensibile, ma non ne facciamo un problema – assicura il dt – Siamo consapevoli della

sua importanza”.

Accanto a lui i nuovi arrivati Marini e Camara ( nella foto ©Nicola DeLuigi), il cavallo di ritorno Bedetti (Francesco è capitano) e la pattuglia dei confermati: Anumba, Grande, Justin Johnson, Masciadri, Tommasini.

Non si è nascosto coach Dell’Agnello in sede di presentazione, non si nasconde neppure Bolognesi: Rimini punta ai playoff. Meglio, se acciuffati in una posizione, ma comunque playoff.

La concorrenza è forte. Brindisi, Fortitudo, Pesaro, Verona, Torino, la stessa Udine, senza dimenticare i cugini di Forlì, come pure Avellino: il torneo è affascinante, la formula convincente.

Il calendario ha riservato uno scherzetto a Rimini: cinque gare casalinghe di fila. Si parte con

Udine, poi Fortitudo (6 ottobre), Urania Milano (13 ottobre), Cividale (20 ottobre) e il gran derby con Forlì (27 ottobre).

In mezzo due turni infrasettimanali (a Piacenza e Orzinuovi). Gli abbonamenti che hanno sfondato il tetto delle 1.500 tessere staccate dicono dell’entusiasmo che si respira in città. Che basket sia.