Quando la sala giochi è chiusa, i videogames ballano. O meglio si riposano dalle fatiche di una giornata lavorativa. Ma per Ralph Spaccatutto, il demolitore nel gioco Felix Aggiustatutto non c’è molto da divertirsi. Stanco di fare il cattivo, decide di uscire dal suo games e passare al più pericoloso Hero’s Duty. La sospirata medaglia arriva ma Ralph si ritrova nel caramelloso Sugar Rush dove aiuterà la vispa Vanelope, glitch (ovvero un difetto digitale) desiderosa di vincere la gara sui kart canditi.
La Disney torna al mondo dei videogiochi, suo antico pallino (vedi il pionieristico Tron) con questo esaltante film d’animazione (preceduto da un altrettanto divertente corto in b/n Paperman) che sfrutta le dinamiche di Roger Rabbitt e Toy Story, popolando l’universo di una miriade di personaggi di games che i patiti delle consolle si divertiranno a riconoscere.
Ralph, che frequenta il gruppo dei “cattivi anonimi”, cerca la sua grande occasione di riscatto, è un cuore buono anche se costretto dal programma a demolire ogni giorno il palazzo aggiustato sistematicamente da Felix. L’incontro con Vanelope, anche lei emarginata dagli altri personaggi del gioco, gli presenterà nuove prospettive. Tra le cupe atmosfere di Hero’s Duty (chiaramente ispirato ad Halo) con il tosto sergente Calhoun a guidare un esercito pronto a sconfigger schifiltosi insetti meccanici, al mondo colorato e dolciastro di Sugar Rush (che richiama Mario Kart), Ralph Spaccatutto è storia convincente diretta da Rich Moore (I Simpson e Drawn Together) che ha potuto elaborare in formato 3D la sua passione mai sopita per i videogiochi, immaginando che, dietro alle monete inserite nella fessura, ci sia un mondo che vive, spera, soffre e alla fine impara ad accettare il proprio posto.
Il Cinecittà di Paolo Pagliarani