Missioneri con le infradito ai piedi e lo zaino in spalla, e uno slogan semplice e diretto: “Chi ha sete venga a me”. Sono le caratteristiche dei centoventi protagonisti del Vangelo dall’animo giovane pronto a scendere tra gli ombrelloni e sulle spiagge di Riccione, nel cuore della riviera del divertimentificio e dello sballo. Si tratta di un’iniziativa pastorale originale della parrocchia dell’Alba: dal 12 al 16 agosto, il piccolo esercito degli evangelizzatori di strada è pronto al volantinaggio, per invitare i coetanei a incontri, concerti e preghiere.
A lanciare l’idea è stato (la prima volta nel 2003) don Franco Mastrolonardo. “Tanti ragazzi ogni sera escono eccitati e spavaldi per conquistare la notte, e si ritrovano la mattina dopo defraudati di un sogno. – ammonisce don Franco – Io li vedo dall’osservatorio della parrocchia, vetrina in viale Dante, alle prime ore dell’alba camminare storditi, stanchi e soprattutto tristi. Li vedo uno dietro l’altro in silenzio, muti, arrendevoli e compassionevoli”.
Vorrebbe fotografarli per associare la loro immagine a quelle classiche foto di prigionieri in catene scortati verso la prigione. “Cari ragazzi chi vi ha rubato la gioia e la grinta di ieri? Chi vi ha ingannato in questa notte di mezza estate? E chi vi riconsegnerà la vostra anima? Dovrete pagare il prezzo di un duro riscatto, che è un girare a vuoto nelle buie notti del paese dei balocchi. Cercherete, ma non troverete… è questa la condanna”. Il sacerdote riccionese non propone giri di parole o falsi miti. “Solo Gesù è in grado di restituirvi l’anima, di tirar fuori i sogni dai cassetti, di consegnarvi la bellezza vera, quella che non tradisce e non si esaurisce”. Via dunque all’evangelizzazione, con la Chiesa impegnata ad “annunciare Gesù ai poveri di questo mondo. Ai veri poveri, quelli che hanno perduto l’anima”.
Centoventi i ragazzi che parteciperanno alla missione, di cui 80 di Nuovi Orizzonti di Roma, la comunità di Chiara Amirante, una trentina giocano in casa perché provenienti dalle parrocchie riccionesi e una decina dal resto della diocesi. Prima di partire per strade, spiagge e parchi, si incontreranno per preghiera e incontri di formazione. Poi via all’evangelizzazione. La scaletta quotidiana prevede alzata, preghiera e formazione, pranzo e riposo. Alle 15.30 la calata in spiaggia, in diversi stabilimenti (tra il 130 e l’85). Alle 17 appuntamento per l’animazione: canti, balli e giochi. E l’esperienza di conversione di alcuni dei missionari. Il programma comprende anche il Concerto “Fondamentalmente tour”, alle ore 22 del 12 agosto presso Giardini dell’Alba. Dal 13 al 15 agosto tutte le sere Messa “Rock”, ore 21 presso la Chiesa di Gesù Redentore: il giorno dell’Assunzione a presiedere la liturgia eucaristica ci sarà il vescovo mons. Francesco Lambiasi. Nelle stesse giornate dalle ore 22 un “bagno di Luce che non potrai mai più dimenticare!” presso la Chiesa di Gesù Redentore e dalle ore 17 animazione “Joymix team” in spiaggia; il 13 presso il bagno 85, il 14 presso il bagno 114, il 15 presso il bagno 104. I preti sono pronti a confessare anche fino a notte inoltrata.
“È un’occasione unica di incontro con Gesù, una settimana capace di stravolgere la vita. – è certa Sara, responsabile riccionese dell’evangelizzazione – Non solo perché conosceremo tanti giovani innamorati di Gesù ed entusiasti nel seguirlo, non solo perché vedremo la potenza dello Spirito Santo agire, non solo perché ascolteremo la testimonianza di tante conversioni… ma anche perché ognuno sarà inserito nel clima della missione e vivrà di persona l’effusione dello Spirito Santo”.
Accanto ai missionari, ci sono una quarantina di persone che lavorano a pieno ritmo, alla guida di Mariannina. Si occupano delle pulizie, dei pranzi e della logistica. Dodici alberghi hanno “regalato” cibo, ricoverato in otto celle frigorifere. Il 10 agosto via all’iniziativa con l’aperitivo davanti alla chiesa, e la raccolta fondi, con vendita di torte fatte dalle nonne. C’è anche chi offre il suo servizio in rete: nel 2009 l’affluenza su streaming per seguire la S. Messa (800 utenti) ha mandato in tilt l’offerta, ora si lavora per non incappare più in questi incidenti e dare a tutti la possibilità di seguire la missione anche on line.
I missionari arrivano da tutta Italia: le iscrizioni sono state chiuse con largo anticipo, tanta è stata l’affluenza. La scelta dell’Alba è di alternare un anno di missione più lunga e impegnativa, ed un altro anno più soft. I temerari della fede hanno il compito di animare le serate, e avvicinare i coetanei in vacanza, anche nei pub e nei luoghi di ritrovo. “Il nostro obiettivo non è fare proseliti né cercare gratificazioni umane”. Katia, ingegnere riccionese, ha 30 anni. “Chi ha incontrato Gesù Cristo lo deve raccontare. E l’annuncio rimette in discussione la tua fede, il tuo rapporto intimo con Dio”. Si può vivere la missione da esterno (partecipando a catechesi e liturgie) oppure buttarsi iscrivendosi come missionario. Tutti però possono pregare: la comunità parrocchiale ha già cominciato a farlo con la “preghiera della missione 2010” (stampata in 25mila copie e distribuita a monasteri, ospedali, parrocchie) tutti i giorni da Pasqua.
Paolo Guiducci