Differenziata, in cinque anni la provincia di Rimini ha raddoppiato la sua raccolta. Se nel 2006, infatti, la percentuale si aggirava sul 27.8%, nei primi quattro mesi del 2010 ha toccato quota 51.2%. A dirlo il report presentato dai vertici di Hera e riferito ai numeri da gennaio ad aprile di quest’anno.
“Questo – ha sottolineato Edolo Minarelli, direttore di Hera – è il risultato da un lato dell’impegno dei cittadini riminesi e dall’altro dell’impegno dell’azienda che ha introdotto nuovi servizi sul territorio, in collaborazione con le Amministrazioni comunali e Ato, come ad esempio il progetto di conferimento elettronico del rifiuto indifferenziato e i servizi stagionali a domicilio attivati nel periodo estivo per le attività turistiche e le utenze domestiche della zona mare che stanno dando ottimi frutti”.
Tornando ai numeri, nei primi quattro mesi del 2010, la raccolta differenziata ha fatto segnare un segno più in tutti i settori: dalla carta (+14.3%), alla plastica e alle lattine (+29.7%%), passando per vetro (+10.9%), organico (+60.8%) e potature (+40.1%).
“Un incremento che è stato possibile – continua Minarelli – perché il territorio ha deciso di fare a meno della discarica, puntando sul compostaggio, il termovalorizzatore e l’impianto di selezione”.
Impianto, quest’ultimo, che si trova a Coriano ed è dedicato alla selezione e alla valorizzazione della frazione secca.
“Presso il nostro impianto – spiega Fabio Fabbri, amministratore delegato di Akron, società controllata da Hera – nel 2009 sono state trattate oltre 68mila tonnellate di rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali non pericolosi, quasi il massimo della capacità autorizzata. Rifiuti che successivamente sono stati avviati a un successivo riciclaggio attraverso i consorzi di filiera del Conai”.
In particolare sono state recuperate 26.300 tonnellate di carta e cartone, 10.407 tonnellate di vetro, 5.600 tonnellate di legno e oltre 3.200 tonnellate di plastica.
“L’impianto andrà potenziato, prevediamo un investimento di un milione di euro che servirà a migliorarlo dal punto di vista del rendimento e dell’impatto ambientale. Inoltre la struttura sarà dotata di 84 pannelli fotovoltaici, collocati a terra per una potenza di 19.32 kWp che consentiranno di autoprodurre oltre 21.600 kWh all’anno, utilizzati per soddisfare una parte del fabbisogno di selezione”.
Insomma, si sta camminando velocemente verso la normativa europea che vuole, entro il 2020, un aumento effettivo del riciclaggio di almeno il 50%.
“La selezione e il recupero della frazione secca dei rifiuti raccolti in modo differenziato e il recupero dell’organico attraverso il compostaggio, sono tra le attività prioritarie della nostra azienda – spiega Filippo Brandolini, presidente di Heraambiente – tanto che Hera si colloca al primo posto a livello nazionale per capacità impiantistica come operatore sia nel settore del recupero delle frazioni secche sia nel riciclo dei rifiuti attraverso il compostaggio. Per quanto riguarda Rimini è la terza provincia in Italia, dietro Reggio Emilia e Ravenna, in fatto di chilogrammi raccolti”.
Patrizio Placuzzi