Una fucina di pensiero e fede che ha mosso i primi passi nel 1977
Un tesoro troppo nascosto? Favorisce la consapevolezza dei laici e dunque aiuta la Chiesa
La novità: una sinergia a 360 gradi con ilPonte
Qualcuno afferma che il calo delle vocazioni sacerdotali in Occidente è un dono dello Spirito Santo che indica alla Chiesa un cammino meno clericale di quello che la storia degli ultimi secoli racconta. Ormai 60 anni fa il Concilio Vaticano II indicava chiaramente alla Chiesa un cammino di scoperta del laicato, più volte oggi indicato come «forse l’unico carburante in grado di rifornire di nuova spinta evangelizzatrice la chiesa cattolica, proprio perché credenti in Dio ma immersi nel mondo di oggi». Con la crisi di vocazioni questo ruolo e questo impegno del laicato si è fatto più pressante e urgente. Non si tratta di aiutare il sacerdote solo nella catechesi, nella liturgia o con un’offerta saltuaria, ma nel farsi – nella consapevolezza della propria fede – corresponsabili del cammino della comunità cristiana, capaci anche di vivere la missione nell’annuncio e nella testimonianza. Lo stesso san Pietro, duemila anni fa, raccomandava: “ Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi “.
Ecco perché oggi un ruolo importante nella crescita di una coscienza di fede riveste qualunque strumento che aiuti ad approfondirla.
La Diocesi di Rimini coltiva da tanti anni un dono grande, importante, spesso un po’ ignorato, forse perché ormai lo si da’ per scontato. È l’ Istituto Superiore di Scienze Religiose “Alberto Marvelli”, che gode in parte anche dei contributi dell’8×1000. Una realtà importante per qualità, numeri e idee, che ha mosso i suoi primi passi nel 1977 come Scuola diocesana di Teologia rivolta da subito in particolare ai fedeli laici, per poi diventare ucialmente Istituto di Scienze Religiose “Alberto Marvelli” nel 1986, in accordo con la Conferenza Episcopale Italiana, che ha vericato annualmente la validità dell’operato scientifico e ne ha riconosciuto a tutt’oggi la legittimazione formale, ai fini del riconoscimento giuridico del Diploma in Scienze Religiose (10 luglio 1993).
Sono quasi 300 i laici iscritti ai diversi corsi che vengono proposti ogni anno. Sullo scorso numero del settimanale ne abbiamo illustrato l’ampio programma per l’anno accademico 2024-25.
La novità ora è l’accordo di collaborazione che l’Istituto ha stretto con il settimanale cattolico riminese ilPonte , un’intesa che tende a valorizzare e rendere più pubblica e vicina alla vita quotidiana la riessione che viene elaborata all’Istituto sui temi della fede, vissuta oggi.
L’Istituto gestirà una pagina di comunicazione ogni mese per far conoscere appuntamenti e occasioni di riessione che la comunità docente ore spesso non solo a chi la frequenta (iscritti e uditori), ma a tutta la Diocesi.
Da parte sua, ilPonte si impegna a “tradurre” le uscite cartacee anche sui social, nelle forme più adatte ai vari strumenti (sito, Facebook, Instagram ).
Il settimanale diocesano seguirà poi con attenzione – attraverso interviste e articoli – la vita pubblica dell’Istituto (conferenze, iniziative culturali ), ma soprattutto suggerirà approfondimenti legati all’attualità e al dibattito pubblico (guerra e pace, carità, suicidio, bioetica, politica, educazione ), utilizzando le preziose competenze dei tanti docenti che insegnano e operano all’Istituto.
Sarà cura de ilPonte fare attenzione e pubblicare sintesi delle tesi di laurea che vengono presentate ogni anno. Una bella occasione per valorizzare studi impegnativi e ben curati, che spesso rimangono connati nel piccolo cerchio degli iniziati.
L’Issr “Marvelli” curerà anche l’apprezzata rubrica “Dubbi & Risposte”, che mette a contatto i lettori con gli esperti delle più diverse problematiche religiose.
Settimanalmente, iscritti e uditori dell’Istituto troveranno nelle aule, sui banchi, in Biblioteca copie del settimanale, e potranno godere in vari periodi dell’anno di iniziative promozionali a loro dedicate.
Per pubblicizzare le iniziative dell’Istituto (oggi in gran parte disponibili anche on-line), ilPonte metterà poi in atto il rapporto costruito negli anni con gli altri strumenti della comunicazione cattolica regionale e nazionale.