Smettere di fumare? Facilissimo – diceva qualcuno – l’avrò fatto almeno un milione di volte. Che si decida di abbandonare il vizio per salute, per sfida con se stessi o per risparmiare, quando ci si trova davanti all’ultima sigaretta, o all’ultimo tiro, le cose si complicano. A questo scopo le Aziende sanitarie dell’Emilia Romagna hanno lanciato una nuova campagna per incentivare i corsi per chi intenda provare a smettere. Definitivamente. Corsi gratuiti ad accesso diretto. È sufficiente telefonare al centro (a Rimini è organizzato e gestito dal SERT), e prenotare un incontro.
“La prima telefonata – ci spiega Caterina Staccioli, responsabile del centro dipendenze alcol fumo dell’U.O. dipendenze patologiche – serve per prendere appuntamento per un colloquio e per conoscere il paziente. Per noi, infatti, è importante cercare di capire le esigenze della persona, in modo da strutturare un percorso che possa essergli utile per raggiungere l’obiettivo che si è prefissato”.
Contrastare il tabagismo e le numerose patologie ad esso correlate è l’obiettivo dei corsi, ma è importante capire i motivi che spingono una persona a fumare.
“La maggior parte delle persone che arriva qui ha deciso di smettere da un giorno all’altro. Il motivo principale è legato alla salute. Chi smette spesso lo fa perché ha riscontrato una patologia. Ma per altri è una decisione repentina, a cui serve un adeguato sostegno. Smettere, nonostante quello che oggi si propaganda, non è così facile. Da un lato si deve fare i conti con una gestualità e una ritualità a cui si è profondamente legati, come la sigaretta dopo il caffè, dall’altro il corpo si abitua alle 4mila sostanze presenti nella sigaretta. E quando si smette il fisico subisce un contraccolpo non indifferente. Inoltre il fumo rilassa e non ha, rispetto ad altre droghe, lo spettro dell’illegalità”.
Il fumo e le patologie
Fumo come piacere e fumo come causa di gravi problemi di salute. Non esiste una via di mezzo tra fumatori incalliti e non fumatori?
“Capita raramente che qualcuno ci chieda di voler non tanto smettere, ma di arrivare a qualche sigaretta al giorno, per godere del piacere ma senza esserne vittima. È un obiettivo molto difficile, soprattutto per chi ha già fumato tanto. La maggior parte, alla fine, decide di smettere completamente”.
Come si strutturano i corsi?
“Dopo il primo colloquio si stabilisce il percorso con la persona. L’approccio fornito dal Centro è multidisciplinare: psicologico, comportamentale e, quando necessario, anche farmacologico. Le tecniche comportamentali sono le più importanti, perché il fumo è un vizio che coinvolge la quotidianità della persona. Dopo i primi incontri dividiamo le persone in due gruppi. Uno utilizza l’agopuntura come metodo per aumentare la sensazione di relax e diminuire la voglia. Il secondo gruppo, per quelli più recidivi che magari hanno provato più volte a smettere, sfrutta soprattutto risorse terapeutiche, cercando di far comprendere il meccanismo del fumo e della voglia”.
Quanto dura il percorso?
“L’iter dura circa 4, 5 mesi, con un incontro a settimana. La maggior parte dei nostri pazienti riesce ad arrivare alla fine e a smettere di fumare. La nostra struttura si impegna con tutta la sua equipe che mette in campo competenze di tipo medico, psicoeducazionale e infermieristico. Collaboriamo anche con la Lega tumori e lo IOR. Perché alla fine una cosa va sottolineata, e cioè che il fumo rimane una delle prime cause di morte, e in generale è causa di gravi problemi di salute. Per questo finito il corso facciamo un follow-up di 3 e 6 mesi per incontrare nuovamente il paziente e valutare i progressi o le ricadute. L’obiettivo è quello di mantenere e consolidare nel tempo i risultati positivi raggiunti a fine corso”.
Il Centro Antifumo della provincia di Rimini è a disposizione di chiunque voglia telefonare per un colloquio al numero 0541-424850.
Stefano Rossini