“Vent’anni fa nasceva il Progetto Policoro, frutto del Convegno ecclesiale di Palermo. Veniva alla luce con una volontà precisa: quella di individuare risposte all’interrogativo esistenziale di tanti giovani che rischiano di passare dalla disoccupazione del lavoro alla disoccupazione della vita”.
Ha esordito così Papa Francesco durante l’udienza con i giovani del Progetto Policoro in occasione dell’anno giubilare.
Policoro è un progetto organico della Chiesa italiana che tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia. “Lavorare insieme”, questa è l’intuizione fondamentale di don Mario Operti che, nel 1995, riunisce diversi soggetti attorno al problema della disoccupazione giovanile, nella convinzione che bisognasse “stare dentro la storia con amore”.
Sempre più spesso la cronaca ci racconta di giovani demotivati, rinunciatari e senza speranza, il Progetto vuole invece renderli protagonisti della loro vita e del rinnovamento del proprio Paese.
C’è un metodo per rendere tutto ciò possibile: coinvolgere il territorio. I tre Uffici Pastorali coinvolti – Pastorale sociale e del lavoro, Pastorale giovanile e Caritas – , attraverso la figura dell’animatore di Comunità e grazie all’apporto delle associazioni locali potranno raggiungere i tre obiettivi: evangelizzare la vita e il lavoro, educare e formare al lavoro dignitoso e esprimere gesti concreti.
Sempre Papa Francesco ricorda che il compito del Progetto Policoro “<+cors>non è semplicemente quello di aiutare i giovani a trovare un’occupazione: è anche una responsabilità di evangelizzazione, attraverso il valore santificante del lavoro. Non di un lavoro qualunque! Non del lavoro che sfrutta, che schiaccia, che umilia, che mortifica, ma del lavoro che rende l’uomo veramente libero, secondo la sua nobile dignità”.
Seguendo il monito del Papa, nella nostra diocesi il Progetto ha deciso di conoscere i giovani nei luoghi che loro stessi vivono. In tre scuole professionali – ITIS, Alberti, Einaudi – l’Animatore di Comunità incontra gli studenti per parlare loro di lavoro come strumento che dona dignità alle persone. I ragazzi hanno modo di lavorare sui loro talenti, sulle loro capacità e acquisiscono strumenti che possono renderli autonomi nel difficile momento storico che si trovano a vivere. Per farlo non mancano dinamiche di gruppo e laboratoriali, oltre che testimonianze e dibattiti.
È attiva anche una collaborazione con l’infopoint Giovani, un servizio informativo attivo presso il Centro Giovani di Cattolica. Dall’incontro fra le due realtà sono nati dei laboratori rivolti ai giovani sui temi della ricerca del lavoro, sulla stesura del curriculum e sul lavoro stagionale.
“A quella domanda «cosa c’entra la Chiesa con la mia situazione» – che tu hai detto e che hai sentito tante volte – la risposta è stata «la testimonianza»”. Seguendo l’input del Papa il Progetto Policoro, in collaborazione con Centro di Solidarietà, Compagnia delle Opere e i Giovani Imprenditori Cooperativi di Confcooperative, ha organizzato Che Impresa!, che si terrà il 4 novembre alle 18 alla Cantinetta, in Piazzetta Gregorio da Rimini 2.
In quest’occasione, in compagnia di un aperitivo, quattro giovani imprenditori del nostro territorio si racconteranno. Perché anche a Rimini ci sono esempi di lavoro «libero, creativo, partecipativo e solidale», non dimentichiamolo.
Contatti:
diocesi.rimini@progettopolicoro.it
Facebook: Progetto Policoro Rimini
Virginia Casola
(Animatore di Comunità)