“Abbiamo tutti presente il negozio Obi, sulla Statale Adriatica. Bene, almeno una volta a settimana, dal cavalcavia di fronte al negozio un’auto scende e gira a destra per entrare nella grande «ferramenta». Una mossa che non solo è da divieto assoluto, ma è pericolosissima perché rischia di causare un incidente con le auto che si immettono sulla Statale da sinistra. Non solo. Spesso molti clienti del negozio, che non riescono ad entrare nel parcheggio o per opportunità, lasciano la macchina di fianco all’ingresso di Obi. Le auto in sosta impediscono una visuale corretta e mettono in difficoltà chi deve immettersi nell’Adriatica”.
È questa la segnalazione che ci è arrivata da una lettrice de il Ponte, la signora Paola. Come lei, tanti altri lettori, da tempo, rendono nota la pericolosità di alcune strade e incroci cittadini che giornalmente vengono attraversati.
Raccogliendo le tante indicazioni, giunte nell’arco di questi mesi, non potevamo non mettere nero su bianco una vera e propria “mappa del rischio”, nata proprio grazie ai cittadini. In cima alla classifica dei punti più pericolosi del territorio c’è proprio quello della S.S.16 all’intersezione con via Marecchiese. Nonostante nei database dalla Polizia municipale non risulti nessun incidente negli ultimi quattro anni, tanti autisti hanno visto la morte in faccia, specie quando si sono trovati di fronte (provenendo dalla rotatoria di via Marecchiese) l’auto che, non curante dell’assurda manovra, tentava d’immettersi nel negozio Obi. Il divieto, sembra scontato dirlo, c’è da tempo, ma finora non ha fatto desistere gli autisti che per pigrizia e mancanza di senso di responsabilità tagliano la corsia.
Altro punto “nero” delle strade riminesi è l’intersezione tra la Statale e la nuova rotatoria all’altezza di via Covignano. Alcuni auitomobilisti segnalano che “da Rimini, per immettersi sulla Statale verso destra, si fa molta fatica, perché ad esempio, alle ore 13, da Riccione verso Rimini, le auto nella rotonda sfrecciano e impediscono a quelli che provengono dalla città di entrare in rotatoria. Spesso chi si scoccia di aspettare, avanza piano piano in rotonda fino a dar fastidio a quelli in direzione Riccione-Rimini e può succedere che avvenga lo scontro”.
Sabrina tutti i giorni è obbligata a fare quel tratto, più volte si è bloccata al momento dell’immissione nella rotatoria. “C’è sempre tanto traffico– lamenta – le velocità sono elevate e chi non è un po’ audace nel buttarsi, rischia di aspettare minuti e minuti. Quando lo fa, se non è abbastanza scattante, rischia di essere falciato”.
Ad oggi è difficile per la Polizia municipale dire quale sia davvero l’incidenza di pericolosità. “Essendo un’opera pubblica molto recente non sono ancora stati riscontrati casi in materia d’infortunistica”. Ma sappiamo bene che il pericolo non sempre si annida nei dati. Come nel caso di un altro snodo critico: via Covignano, rotatoria con via Leoni, e via Santa Cristina. Anche qui, il dato non racconta della minaccia giornaliera che si materializza al volante. “Girare nella piccola via che porta alla Grotta Rossa non è pericoloso, di più. Chi proviene da Covignano alta, arriva a tutta velocità e difficilmente la macchina gira, se non all’ultimo secondo”. Lo sa bene Tamara che da poco ha fatto un incidente, proprio mentre stava tornando a casa. “Tutti i giorni percorro questa strada e forse, prima o poi, doveva succedere. Chissà… Sta di fatto che mi sono presa un bello spavento, fortunatamente non ho subìto danni fisici, ma solo qualche botta alla macchina”.
Sempre viaggiando sulla Statale Adriatica, svetta per numero di incidenti il grande crocevia tra Statale, appunto, via Circonvallazione Nuova, via della Repubblica e la Consolare che porta a San Marino. Ma se questo è uno dei tratti insidiosi per eccellenza, meno conosciuta, nel cuore delle Celle, è la via Albertini che s’inserisce su via Tonale. A segnalarcelo è un abitante della zona che tutte le mattine la percorre per recarsi al lavoro. “Provenendo da via Albertini, a senso unico, chi tenta d’immettersi in via Tonale non ha per nulla visibilità delle auto che giungono da sinistra in quanto c’è una curva che lo impedisce”. Più volte gli abitanti del quartiere hanno fatto presente il rischio, chiedendo al Comune di Rimini d’installare dei dossi per decelerare l’andamento delle macchine “che spesso giungono a tutta velocità”. “Lo sa cosa ci hanno risposto? – prosegue il nostro lettore – Che non essendoci mai stati gravi incidenti, non è necessario”. Rimanendo in zona Celle, non gode di una buona nomea neppure la rotonda della via Emilia che porta alla Fiera e s’interseca con via Bagli. L’auto che proviene da quest’ultima strada deve rispettare lo stop per dare la precedenza a chi esce dalla rotatoria e s’immette in via Emilia. A loro volta, sull’Emilia, le auto che provengono dalla direzione opposta, devono dare la precedenza a chi da via Bagli s’immette nella rotatoria. La difficoltà di questo incrocio è quella di districarsi, in poco più di mezzo metro, in un gioco di precedenze che spesso non da tutti viene capito.
Marzia Caserio