La qualità della vita, all’interno dei confini comunali di Rimini, è peggiorata. E non di poco. O almeno questo dice il quindicesimo rapporto di Legambiente sull’Ecosistema Urbano 2009. In classifica generale, Rimini, perde 26 posizioni passando dal 37° posto dello scorso anno, al 63° di quest’anno. Un bel salto all’indietro, dunque.
I parametri
Ma come fa Legambiente a stilare la classifica? Semplicemente prendendo in considerazione ventisei parametri che riguardano la qualità ambientale. Ad ognuno di questi, successivamente, viene assegnato un punteggio la cui media ha portato Rimini a questo capitombolo.
Il confronto
Ma andiamo a vedere alcuni di questi parametri che a loro volta si suddividono in diverse voci.
Qualità dell’aria. Partiamo dalla qualità dell’aria e dalla media annuale dei valori medi registrati da tutte le stazioni di monitoraggio e riferiti alla presenza di Biossido di Azoto. Nel 2008, Rimini, era al 65° posto con una media del 52%; nel 2009, invece, è all’81°. Passo indietro anche per la media annua delle polveri sottili: dal 48° posto al 63°.
Acqua. Non va di certo meglio per quello che riguarda il comparto dell’acqua. Anche se, alla voce consumi domestici pro capite di acqua potabile, un piccolissimo passo avanti, ma proprio piccolissimo, si è fatto, passando dalla 63ª posizione dello scorso anno alla 62ª di quest’anno. Si torna a parlare in negativo quando si prende in esame la capacità di depurazione della rete: qui il balzo all’indietro è di ben 27 posizioni: dal 18° posto del 2008 al 45° del 2009. Va meglio, invece, per quel che riguarda la dispersione della rete dove la provincia guadagna una posizione: dalla 18ª alla 17ª. Stesso dicasi per la presenza di nitrati all’interno dell’acqua potabile, qui il salto in avanti è stato di nove posizioni, dal 74° posto al 65°.
Rifiuti. Altre note dolenti arrivano dalla sezione rifiuti e in modo particolare dalla produzione pro capite dove Rimini si piazza al penultimo posto (nel 2008 era 100ª). Migliora, invece, la voce raccolta differenziata: dalla 47ª piazza alla 34ª.
Trasporti. Altro comparto, altri dati negativi. Si parte dalle auto circolanti ogni 1000 abitanti: Rimini 37ª (nel 2008, 53ª). Isole pedonali: Rimini 21ª (nel 2008, 22ª). Zone a traffico limitato: Rimini 38ª (nel 2008, 21ª). Indice di ciclabilità: Rimini 29ª (nel 2008, 27ª).
Insomma, la situazione, come si può ben vedere, è peggiorata.
“Effettivamente – conferma l’assessore all’Ambiente del Comune di Rimini, Andrea Zanzini – permane una criticità che del resto coinvolge la maggior parte delle città del bacino padano relativamente al problema dell’inquinamento dell’aria e della mobilità. Dove altre città hanno associato l’aumento delle Ztl e delle piste dedicate alla mobilità lenta, riducendo il traffico veicolare nei centri storici con politiche restrittive sulla circolazione dei veicoli più inquinanti, si sono riscontrati di fatto risultati apprezzabili. Dal nostro punto di vista ritengo comunque positivo l’impegno degli ultimi mesi, peraltro non rilevato dalla statistica riferita a dati 2008, nella sostituzione dei veicoli del trasporto pubblico locale e dell’autoparco del Comune di Rimini insieme all’avvio del progetto Bikesharing che già ad oggi registra migliaia di prelievi, insieme ad un consistente aumento dell’acquisto di nuovi veicoli a metano da parte dei privati e dell’esaurimento, pochi giorni fa, dell’ultima tranche di finanziamenti comunali per le trasformazioni di veicoli da benzina a metano/gpl, fondi che verranno messi a disposizione nuovamente dalla Regione nelle prossime settimane”.
Quello della circolazione è un tema che all’assessore sta particolarmente a cuore.
“Credo che sia ancora più indispensabile proseguire con un fortissimo impegno su azioni che riducano l’uso dei veicoli privati nelle nostre città, offrendo alternative moderne ai comportamenti e alle necessità di chi vive e lavora, non tanto per ragioni statistiche ma per la qualità della vita di ciascuno, attraverso scelte coordinate di politica ambientale, urbanistica, trasporto pubblico locale e mobilità urbana. Credo sia possibile oggi, in questo secolo, conciliare i bisogni di tutti noi con una cultura della mobilità sostenibile che offre a tutti tecnologie adatte a migliorare l’aria che respiriamo e a risparmiare denaro senza stravolgere le nostre abitudini. Pochi giorni fa, ad esempio, abbiamo offerto alle categorie economiche che operano nel centro storico, insieme alla Provincia di Rimini, servizi navetta ecologici dai principali parcheggi scambiatori verso il centro storico. Dico questo perché mi sembra importante sottolineare che, laddove ente pubblico e soggetti privati, hanno lavorato insieme per comunicare l’importanza di migliorare l’ambiente in cui viviamo, si stanno registrando risultati straordinari sia nei dati statistici sia nell’apprezzamento della gente. Mi riferisco in particolare alla raccolta differenziata in cui, senza sommovimenti popolari e senza stravolgere le abitudini giornaliere, si è riusciti ad introdurre sistemi innovativi co-responsabilizzanti come il porta a porta, ad esempio”.
Lucia Genestreti