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tomatina 6_11E anche quest’anno Halloween ha proseguito la sua inarrestabile ascesa come festa di riferimento per la nostra civiltà (civiltà che non deriva da quella romana come i libri di storia vogliono farci credere ma ovviamente da quella anglosassone). Ascesa che l’ha fatta entrare ufficiosamente anche nei programmi di alcune scuole, magari quelle che poi non fanno il presepe per non urtare non si sa bene cosa. Chi conosce le leggi del mercato sa però che il successo folgorante rischia di avere come conseguenza un altrettanto rapido declino, per cui sarebbe saggio muoversi in tempo per cercare un eventuale sostituto.

E allora ho provato nel mio piccolo a ripetere l’operazione: cercare una festa che con noi non ha nulla a che vedere ma che potrebbe risultare divertente e fare business.

Dopo attento vaglio su Google, la mia scelta sarebbe ricaduta sulla in Spagna: battaglia a colpi di pomodori che ogni anno attira nel centro vicino a Valencia migliaia di turisti. Tanto che per fermare l’afflusso gli amministratori hanno introdotto un ticket di ingresso alla città. Ma non è incivile sprecare così tonnellate di pomodori?, si potrebbe giustamente ribattere. A parte che l’acidità dei pomodori pare abbia sulle strade un eccezionale potere disinfettante. Ma scusate: le zucche si e i pomodori no?

Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini